16-03-2022, 00:15
Si, capisco i tuoi commenti. i fori sono sufficientemente grandi da evitare il rischio di grattare via l'isolante. Per isolare, visto che non ci sono alte tensioni (la tensione è di pochi volt come in una singola cella elettrolitica) basta uno strato sottile di nastro isolante. Io ho combinato un nastro che resiste al calore con un po di teflon (che resiste bene anche lui) comunque non ci sono temperature molto alte, i fumi sono raffreddati. Ci ho sempre tenuto la mano sopra al riser caldo, quindi meno di 50 gradi, diciamo che stimo un massimo 60 o 70 nella zona dei prigionieri. La pasta Motorsil la ho usata non a fini di isolamento ma solo per la certezza di riempire delle microcavita' che avevo sull'alluminio riportato e per riempire meglio la zona tra i prigionieri e i bordi dei fori sulla guarnizione (anche se ci sono i nastri, così per riempire bene). comunque tra prigionieri e guarnizione eseste una differenza di diametro di 1 millimetro tutto intorno, che è tanto. Non lo avevo detto, ma ho allargato i fori anche sul riser per avere lo stesso millimetro. L'isolamento si controlla con un banale multimetro. Non mi pongo il problema di dover smontare e rimontare durante la navigazione... non sono parti in movimento... e se anche dovesse succedere, una perdita di isolamento non pregiudica nulla in poche ore di motore fino all'arrivo in porto. Ho nastro isolante e rondelle isolanti e Motorsil in cabina di poppa, Nulla di difficile reperibilità. Nelle prime ore controllerò il serraggio dei 4 dadi. Il mio unico timore è che si allentino causa assottigliamento delle rondelle isolanti dovuto al calore che le possa seccare. ci farò attenzione. Una chiave fissa da 12 ci entra anche senza rimuovere la scatola dei fusibili. Per isolare i prigionieri si può anche usare del tubetto termorestringente. non ne avevo in casa del diametro giusto. Il controllo annuale o biannuale prevedo di farlo in pochi minuti. Non lo ho detto ma è inteso che ci vuole un pochino di manualità. Non è cosa adatta a chi non se la sente. Ricordo che avrei messo anche io la piastrina sacrificale da 6 o 8 mm ma questo mi portava fuori asse il portagomma del riser con il manicotto di gomma tra fascio tubiero e riser appunto. Ancora una nota, come rondelle isolanti ho usato delle rondelle trovate nei materiali da officina di mio padre che era motorista. Ma non sono di bachelite o altri materiali duri. Sembrano solo un pochino più robuste
di quelle da idraulica. Poi con calma cercherò rondelle che sopportino meglio lo sforzo di compressione a caldo. Cambiandone una alla volta non si sposterà nulla all'interfaccia tra riser e scambiatore. In realtà penso già che in futuro troverò lo scambiatore corroso, ma meno. Isolare i due metalli, infatti, interrompe il circuito elettrico che fa passare corrente nella cella elettrolitica ma penso che potrebbero instaurarsi altri micro circuiti dovuti ai depositi carboniosi dei fumi. Non avranno una buona conduttività... ma non saranno nemmeno perfetti isolanti. Per cercare di contrastare già da subito questi depositi neri ho messo il motorsil anche nel foro grosso centrale delle guarnizioni
di quelle da idraulica. Poi con calma cercherò rondelle che sopportino meglio lo sforzo di compressione a caldo. Cambiandone una alla volta non si sposterà nulla all'interfaccia tra riser e scambiatore. In realtà penso già che in futuro troverò lo scambiatore corroso, ma meno. Isolare i due metalli, infatti, interrompe il circuito elettrico che fa passare corrente nella cella elettrolitica ma penso che potrebbero instaurarsi altri micro circuiti dovuti ai depositi carboniosi dei fumi. Non avranno una buona conduttività... ma non saranno nemmeno perfetti isolanti. Per cercare di contrastare già da subito questi depositi neri ho messo il motorsil anche nel foro grosso centrale delle guarnizioni
