14-04-2022, 19:40
i partiti presi oramai sono evidenti: 1200 cicli per un Pb sono veramente una leggenda da raccontare, al pari di mio cuggino che aveva ancora la batteria originale sulla punto del 1995 che non usava mai (non si ricordava più di quante volte avevo dovuto farla partire col booster....)
Avendo fatto di professione il controllo di qualità nelle omologazioni di apparati per telecomunicazioni (una vita fa', ma il Pb è una tecnologia che non si è evoluta da quei giorni) le batterie di quel tipo hanno meccanismi di degradazione che conosco abbastanza bene. I cosiddetti wiskers sono uno dei fenomeni di failure più frequenti (tant'è che qualcuno ha proposto in seguito caricabatterie con cicli di scarica per staccare i "baffetti"). Su prodotti di grade A (professionali per alta affidabilità) si assumevano validi 200-300 cicli, poi si sostituiva il pacco batterie, nonostante si utilizzassero sistemi di mantenimento e controllo super efficienti. Appena furono disponibili prodotti alternativi, che io sappia, si passò al Li.
Buona parte delle batterie automobilistiche (da cui provengono quasi tutte le batterie in commercio) vengono prodotte con Pb riciclato, per cui le porosità delle piastre sono un fenomeno diffuso. E' la decadenza dei prodotti a basso valore aggiunto, margini ridotti e pedalare. Si salvano, forse, le batterie a piastre speciali, ma con prezzi che iniziano ad essere paragonabili alle equivalenti (per prestazioni, non per durata) LiFePO4. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole, personalmente il giorno in cui dovessi cambiare il mio pacco accumulatori molto difficilmente rimarrei sul piombo..... soprattutto per ragioni di sicurezza.
Avendo fatto di professione il controllo di qualità nelle omologazioni di apparati per telecomunicazioni (una vita fa', ma il Pb è una tecnologia che non si è evoluta da quei giorni) le batterie di quel tipo hanno meccanismi di degradazione che conosco abbastanza bene. I cosiddetti wiskers sono uno dei fenomeni di failure più frequenti (tant'è che qualcuno ha proposto in seguito caricabatterie con cicli di scarica per staccare i "baffetti"). Su prodotti di grade A (professionali per alta affidabilità) si assumevano validi 200-300 cicli, poi si sostituiva il pacco batterie, nonostante si utilizzassero sistemi di mantenimento e controllo super efficienti. Appena furono disponibili prodotti alternativi, che io sappia, si passò al Li.
Buona parte delle batterie automobilistiche (da cui provengono quasi tutte le batterie in commercio) vengono prodotte con Pb riciclato, per cui le porosità delle piastre sono un fenomeno diffuso. E' la decadenza dei prodotti a basso valore aggiunto, margini ridotti e pedalare. Si salvano, forse, le batterie a piastre speciali, ma con prezzi che iniziano ad essere paragonabili alle equivalenti (per prestazioni, non per durata) LiFePO4. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole, personalmente il giorno in cui dovessi cambiare il mio pacco accumulatori molto difficilmente rimarrei sul piombo..... soprattutto per ragioni di sicurezza.
