02-05-2022, 09:04
(02-05-2022, 08:20)Lupo Grigio Ha scritto: Ammetto che non ho capito una mazza.
E si che faccio l'ingegnere ... (ma mi sono appena svegliato, davanti al primo caffè, e devo essere ancora in fase obnubilata. Chiedo perdono, quindi, adesso, in previsione di quando sarò più lucido).
Do per scontato che dev'essere colpa mia, perché ZK mi è sempre parso tecnicamente sveglio.
1. Dato l'orientamento ed il piano su cui si dispone una drizza randa, come fa ad avere un'influenza il "momento di raddrizzamento"?
2. La tesatura dell'inferitura della vela, come può esserne influenzata?
3. La faccenda, poi, del crescere del cimento a seconda delle mani di terzaroli "prese", mi lascia interdetto.
4. Il "momento di raddrizzamento" da quale "carico" dipende? Parliamo del dislocamento? Quanto può variare il dislocamento tra scarica ed asciutta e pieno carico per determinare una forte influenza sul carico di una drizza?
Caro ing. Lupo Grigio

La drizza randa oltre al peso della vela regge il carico della scotta che si trasmette alla penna e dunque alla drizza attraverso la balumina.
In parole "povere" il momento raddrizzante incide sul carico perchè se la barca sbanda o se per non farla sbandare si lasca la randa, il carico sulla scotta e dunque sulla drizza si riduce, se non sbanda e non si lasca la scotta, il carico sulla drizza aumenta fino a far esplodere qualcosa ....... (sui catamarani ci sono le tabelle per la riduzione delle vele in base all'intensità del vento perchè non ci si può basare sullo sbandamento).
Comunque i Lagoon hanno un "magheggio" sulla drizza per far sganciare la square top in automatico quando si ammaina ........ ne avessi trovato uno messo come si deve !!.
