01-12-2022, 13:40
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-12-2022, 13:57 da Luigi.gazzotti.)
ebbravo Albert, mi chiedevo chi se lo sarebbe chiesto, è stata una delle questioni e ancora mi chiedo quanto la soluzione sarà praticabile.
Per evitare che alla chiusura dei galleggianti ci si dimentichi di sganciare le barre di collegamento tra i due timoni non le ho previste, i due timoni sono collegati idraulicamente con due cilindri in serie e so che la cosa farà storcere il naso ai velisti con la V maiuscola. D'altronde almeno un cilindro avrebbe dovuto esserci in ogni caso e non sono il tipo che lo scollega quando non uso il pilota automatico.
I timoni sono poi dotati di una bella barra ciascuno riportata sullo scafo centrale con uno stick tenuto in guida sul trave di poppa ma anche no.
Quindi in navigazione si timona stando o sui galleggianti direttamente con la barra o sullo scafo centrale con uno dei due stick, od infine con il pilota automatico.
All'ormeggio con scafi chiusi i timoni sono inclinati verso l'interno di circa 45°, saranno utilizzabili? sicuramente non molto ma neanche per nulla.
All'uopo ho previsto il piede con il motore elettrico orientabile (foto al 235) come hai ipotizzato che dovrebbe essere più performante di una elica di prua ma non posso sapere se basterà, la manovra immagino assomiglierà di più al gommone con un fuoribordo che scoda a destra e a manca. Diciamo che mi piacciono le sfide ma che speriamo di non restare troppo scottato. In realtà non so neanche quanto sia praticabile la chiusura e apertura dei galleggianti ad ogni ormeggio e se non sia il caso di cercare un ormeggio per multiscafo.
Onestamente mi preoccupa di più la stabilità dell'insieme a galleggianti chiusi con un albero di quasi 7mq al vento, oppure sempre per questa specie di ala ineliminabile di iniziare a navigare intorno all'ancora per la felicità dei vicini. Il bello della diretta
Per evitare che alla chiusura dei galleggianti ci si dimentichi di sganciare le barre di collegamento tra i due timoni non le ho previste, i due timoni sono collegati idraulicamente con due cilindri in serie e so che la cosa farà storcere il naso ai velisti con la V maiuscola. D'altronde almeno un cilindro avrebbe dovuto esserci in ogni caso e non sono il tipo che lo scollega quando non uso il pilota automatico.
I timoni sono poi dotati di una bella barra ciascuno riportata sullo scafo centrale con uno stick tenuto in guida sul trave di poppa ma anche no.
Quindi in navigazione si timona stando o sui galleggianti direttamente con la barra o sullo scafo centrale con uno dei due stick, od infine con il pilota automatico.
All'ormeggio con scafi chiusi i timoni sono inclinati verso l'interno di circa 45°, saranno utilizzabili? sicuramente non molto ma neanche per nulla.
All'uopo ho previsto il piede con il motore elettrico orientabile (foto al 235) come hai ipotizzato che dovrebbe essere più performante di una elica di prua ma non posso sapere se basterà, la manovra immagino assomiglierà di più al gommone con un fuoribordo che scoda a destra e a manca. Diciamo che mi piacciono le sfide ma che speriamo di non restare troppo scottato. In realtà non so neanche quanto sia praticabile la chiusura e apertura dei galleggianti ad ogni ormeggio e se non sia il caso di cercare un ormeggio per multiscafo.
Onestamente mi preoccupa di più la stabilità dell'insieme a galleggianti chiusi con un albero di quasi 7mq al vento, oppure sempre per questa specie di ala ineliminabile di iniziare a navigare intorno all'ancora per la felicità dei vicini. Il bello della diretta
