26-12-2022, 11:58
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-12-2022, 12:50 da France WLF Sailing Team.)
(25-12-2022, 22:41)giorgio8596 Ha scritto: Da un punto di vista strettamente ingegneristico, se qualcuno applica una forza perpendicolare in un qualsiasi punto di un albero caricato di punta, deve equilibrarla in quel punto con una forza uguale e contraria, altrimenti l'esame di scienza delle costruzioni non lo passa.
Quindi, indipendentemente da quello che ha fatto o no Sciarrelli, le volanti ci vanno.
Poi, si possono fare mille speculazioni di lana caprina sul momento di inerzia dell'albero comparato all'entita' della sollecitazione normale all'albero introdotta dallo strallo di trinchetta, ecc. ecc. ma sono appunto solo discorsi di lana caprina per giustificare un risparmio economico ottenibile e niente piu'. Le volanti ci vanno e l'albero va equilibrato, semplicemente perche' non sai mai a che valori puo' arrivare quella sollecitazione in condizioni difficili (es. un'ondata sulla trinca che, al contrario dello yankee, e' bassa).
il nostro ex cutter d'epoca è un cutter nato come cutter e vive come un cutter (nel senso che è stato sempre così da progetto, non vi è stato aggiunto uno strallo di trinchetto postumo), l'albero è al suo posto da 87 anni e non ha alcuna volante. Tuttavia ha un pennaccino che messo in forza dalle D1 poppiere sopperisce al bisogno di volanti, ho messo il link della barca a pagina 2 però di fondo hai ragione, qualcosa ci deve essere, in ogni caso. Volanti? Pennaccino? L’una o l’altra a seconda della complessità del progetto e delle forze in gioco, ma ovviamente qualcosa ci vuole.
