(02-01-2023 21:54)kavokcinque Ha scritto: Io ho un tubo che collega la presa d'aria su un lato dello specchio di poppa alla parte bassa del vano motore, l'altro tubo dal soffitto del vano motore va alla presa sull altro lato e nel mezzo c'è l'estrattore elettrico. Direi che si forma una circolazione forzata....
Cmq con motore in moto l'aria che esce è calda e con un termometro con monitor esterno vedo che a metà altezza non si superano i 60 gradi a beneficio dell accessoristjca del propulsore.
Potrei mettere sulla mandara un altro ventilatore in senso contrario, ma quali sarebbero le differenze pratiche e i vantaggi?
Motore con più potenza e temperature più basse? Il motore è un Volvo D2 55 aspirato.
Direi che hai una circolazione ben fatta soprattutto se i tubi sono ben dimensionati, conosco imbarcazioni che non hanno neanche un tubo o al massimo un tubo di diversi metri da 90 mm (!).
Ma comunque non è la mia branca, mi sono limitato a riportare quel che dicono i manuali... ma suppongo, soprattutto nel caso di un motore aspirato che se tu misurassi la potenza resa quando aspiri un metro cubo di aria che pesa 1,290 Kg rispetto a quando lo aspiri a 60°C (circa 1,060 Kg/mc) la differenza sia proporzionale alla miscela aspirata... Per quanto invece riguarda le apparecchiature elettroniche che stazionano in un ambiente oltre i 50/60°C posso assicurarti che la curva di guasto è nettamente (!) peggiore, e non di poco, i brand migliori si preoccupano di limitare le prestazioni automaticamente al salire delle temperature, mentre i meno buoni ...lasciano che si guastino ! Un meccanico che incontro spesso e che ha esperienza da vendere mi spiegava di come le alte temperature e la depressione in sala macchine siano responsabili di varie problematiche (anche sui motori sovralimentati)...anche se quasi tutti i costruttori fanno così, magari con l'alibi che il motore serve per uscire dal porto, poi si va a vela...
Buon vento,
M