Vecchia storia: dai tempi delle classi metriche il regatante è più tignoso e causidico di qualunque altro sportivo, su questa sua caratteristica menti sapienti

hanno costruito e disfatto le più complesse teorie di comparazione, le migliori cabale per ingannare chi non può essere ingannato: IL MARE!
Ho nostalgia di quelle accanite ma leali competizioni in cui cinque o sei bagnarole si confrontavano alla pari pur con vele, scafi e soprattutto equipaggi di nessun conto.
O si devono fare regate solo di
monotipi (e non apro parentesi...) oppure accettare ogni astrusità e furbizia, tanto per divertirsi e lasciare al furbo di turno la coppetta, anche se lo avete lasciato due bordi indietro.

E' però nato un professionismo velico cui si deve pagar tributo, CA insegna e coppa del nonno segue