20-02-2023, 06:54
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-02-2023, 07:04 da opinionista velico.)
Si è parlato molto di come si determina l’angolazione giusta ma ogni tanto l’argomento torna fuori con i suoi dogmi. Qualcuno sostiene la teoria della bisettrice. Altri sostengono la teoria della mediana C’è anche chi opta per una posizione intermedia tra le due precedenti (v. Es. S. Crepaz, “Teoria e progetto di imbarcazione a vela”). In ogni caso quasi tutti quelli che sanno andare a vela (almeno tra quelli che conosco direttamente o che ho studiato), concordano sul fatto che queste teorie servano soltanto per posizionare il carrello in via empirica, poiché ogni vela di prua ha la sua geometria, peraltro variabile quando si tratta di vela rollabile o terzarolabile. Dopo di che, la posizione esatta del punto di scotta si determina e si modifica (“Regolazioni di fino”) direttamente in navigazione in base alle esigenze (es. se voglio la tensione equilibrata tra base e balumina, oppure voglio svergolare leggermente la balumina o al contrario ingrassare la base, ecc. ecc.). Chiaro che nelle barche senza il carrello longitudinale o soluzioni equivalenti (es. barber), ma con punti di scotta fissi in coperta, la questione è diversa e la teoria iniziale deve invece essere applicata con maggiore rigore, partendo dal progetto delle vele e delle attrezzature di coperta. Comunque, per tornare al quesito iniziale oggetto di questa discussione, credo che la soluzione migliore sarebbe quella di utilizzare un sistema di aggancio/sgancio rapido della scotta del fiocco (che dovrà essere avvolto bene e serrato ancora meglio). Sul fatto di poterla poi riutilizzare con la trinchetta, bisognerebbe prima verificare la robustezza dell’attrezzatura, poiché anche se la trinca è più piccola del fiocco, le sue condizioni di utilizzo presuppongono carichi superiori (la pressione del vento aumenta in funzione del quadrato della sua velocità). Se questo fosse possibile, occorrerà ovviamente una trinca disegnata in modo che la scotta lavori con angolature corrette. Insomma, un lavoro da studiare attentamente in barca con l’aiuto di un esperto.
