21-02-2023, 23:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-02-2023, 00:18 da Luigi.gazzotti.)
Caro Gorniele,
all'epoca della scelta del progetto mi sono sobbarcato un viaggio fino a La Rochelle per parlare di persona con Le Rouge delle modifiche che avrei voluto e quando siamo arrivati alle travi parlavamo due lingue molto diverse (in tutti i sensi), anzi direi proprio che si è incazzato un pò. Se proprio volevo (per una cifra importante) poteva analizzare la versione pieghevole ma in stile Dragonfly versione che io avevo già analizzato e bocciato, di Farrier non voleva neanche sentir parlare.
Alla fine mi sono accontentato del calcolo della stratificazione in carbonio (dal vetro originario) di tutto tranne appunto le travi.
Quindi come è finita? come ho accennato in precedenza: ad och e craus (occhio e croce) e qui chi ancora non lo pensava dirà: è un belin totale.
ma come dice un caro amico, raffinato costruttore in composito, le barche non sono aerei, se si rompe se proprio butta male affondi ma è più probabile che rientri con qualche crepa.
Quindi prima di allontanarsi troppo dalla costa (posto di arrivare al varo) fare tante prove, di tutti i tipi, con tutti i tempi, passo dopo passo e una confortevole zattera sempre a portata di mano.
Quindi la storia sarà ancora bella lunga, non crederete di liberarvi di me dopo un semplice varo (quando mai ci sarà)
P.S. quelle montate sono solo le anime delle travi, mancano i carter esterni che comunque sullo scafo centrale si Piccoletto come le anime, diciamo che conto di farle lavorare più a compressione che a flessione con una bella dose di tiranti (come le sartie di un albero)
un pò di pagina fa si vedono abbastanza bene
all'epoca della scelta del progetto mi sono sobbarcato un viaggio fino a La Rochelle per parlare di persona con Le Rouge delle modifiche che avrei voluto e quando siamo arrivati alle travi parlavamo due lingue molto diverse (in tutti i sensi), anzi direi proprio che si è incazzato un pò. Se proprio volevo (per una cifra importante) poteva analizzare la versione pieghevole ma in stile Dragonfly versione che io avevo già analizzato e bocciato, di Farrier non voleva neanche sentir parlare.
Alla fine mi sono accontentato del calcolo della stratificazione in carbonio (dal vetro originario) di tutto tranne appunto le travi.
Quindi come è finita? come ho accennato in precedenza: ad och e craus (occhio e croce) e qui chi ancora non lo pensava dirà: è un belin totale.
ma come dice un caro amico, raffinato costruttore in composito, le barche non sono aerei, se si rompe se proprio butta male affondi ma è più probabile che rientri con qualche crepa.
Quindi prima di allontanarsi troppo dalla costa (posto di arrivare al varo) fare tante prove, di tutti i tipi, con tutti i tempi, passo dopo passo e una confortevole zattera sempre a portata di mano.
Quindi la storia sarà ancora bella lunga, non crederete di liberarvi di me dopo un semplice varo (quando mai ci sarà)
P.S. quelle montate sono solo le anime delle travi, mancano i carter esterni che comunque sullo scafo centrale si Piccoletto come le anime, diciamo che conto di farle lavorare più a compressione che a flessione con una bella dose di tiranti (come le sartie di un albero)
un pò di pagina fa si vedono abbastanza bene
