@bullo Opppinione condivisibile ... a meno che non si facciano regate di 2a cat. OSR, come ad esempio la Middle Sea Race, con la randa da regata con una sola mano di terzi e non si voglia portare a spasso un randone con una vera 3a mano al 50% della P, che agli effetti delle prestazioni con vento medio-leggero è piuttosto penalizzante.
Inoltre la randa di cappa non sollecita il boma che su una barca da regata viene calcolato per avere i carichi in posizioni prestabilite, in particolare se è in carbonio.
Brevemente, per capire, dato che i miei "armatori" ritengono che le mani di terzi si possano aggiungere a piacimento su rande già fatte o si meravigliano che la randa con 3 mani sia fatta con materiali più pesanti di una che ne ha 2.
La randa viene progettata in base all'RM della barca a 30°.
Ma la sua struttura ed il peso sono diversi se i 30° di sbandamento si raggiungono a randa piena con 15 nodi di vento o a randa con la terza mano con 40 nodi, perchè il centro velico risulta molto più basso e dunque per avere lo stesso sbandamento l'intensità della forza sulla vela sarà molto maggiore e si richiedono più fibre, oltre che i rinforzi, che devono estendersi per omogeneità anche nel resto della vela.
Non so se mi sono capito
P.S. dimenticavo ... anche l'albero dovrebbe essere predisposto per la 3a mano/randa di cappa, dato che il tiro della balumina, che si scarica attraverso il carrello di penna sulla rotaia o canalina, insiste a circa metà altezza, e dovrebbe essere controventato verso prua da uno stralletto o in alcuni casi, da delle crocette decisamente a quartiere con le sartie in falchetta.