(13-04-2023 21:09)maumariani Ha scritto: @giorgio8596
Intanto grazie per la circostanziata risposta anche se non ho ben compreso come agire nello specifico.
Cioè dovrei lasciare la circuitazione esistente (nel mio caso specifico) dall'alternatore bypassando il partitore e collegandomi al polo positivo per poi tornare indietro con una linea parallela per collegare il motorino d'avviamento. E questo li difende entrambi rispetto al collegarli direttamente visto che si trovano fisicamente praticamente appaiati?
Mi sfugge qualcosa?
Grazie ancora
Scusa per il ritardo, posso risponderti solo ora.
Dunque, quello che dici e' corretto, il cavo da alternatore a nodo positivo sara' grosso modo un 16-25 mmq (dipende dal tuo alternatore) ben infilato in una guaina termorestringente rossa, e quello e' un cavo "live" che sai non dovrai mai toccare o interrompere a motore in moto, pena la frittura dell'alternatore.
Il cavo dal nodo positivo al motorino di avviamento sara' invece un 35-50 mmq. (dipende dalla potenza del motorino) di tipo saldatrice, quindi generalmente nero, con terminali in termorestringente rosso per indicare che anch'esso e' un cavo "live", cioe' sempre positivo. Nel tratto entro il cofano motore non sarebbe male fosse protetto da una robusta guaina corrugata e ben fissato.
Una ragione per cui personalmente preferisco questa soluzione e' che se un giorno tu volessi elegantemente risolvere l'incubo di meta' dei diportisti (ma domani mattina partira'?) potresti semplicemente montare un commutatore 1-0-2 tipo bluesea 600 collegato ai due banchi batteria e con un semplice "clock" passare da una batteria all'altra per effettuare l'avviamento senza nessun problema e poi ritornare alla posizione -1- (BM) per attivare il tuo DC-DC. Cosa che evidentemente non puoi fare con l'alternatore collegato direttamente al motorino, perche' nel ritorno a BM ti bruceresti la piastra diodi dell'alternatore.
Ma ne aggiungo un'altra, nel malaugurato caso ti si incollasse il teleruttore del motorino di avviamento, passando il commutatore a "0" puoi interrompere la disgrazia e metterci una pezza, anche se quei rotativi non sono fatti per aprire sotto carico, ma diciamo che la prima volta sicuramente ci riesci, e il tuo alternatore continuerebbe tranquillamente a lavorare sulla sua linea.
E ne aggiungo un'altra ancora, se contrariamente al 95% di cui dicevamo prima, tu volessi collegare anche il tuo salpancora al commutatore dell'avviamento, (non voglio aprire guerre di religione, sia chiaro) avresti un dispositivo manuale sicuro di interruzione anche nell'altrettanto malaugurato caso ti si incollasse il contattore del salpancora e non intervenissero le protezioni (fusibile o termico riarmabile, che peraltro dovrebbero esserci).
Che fare del partitore? se non ti da fastidio, puoi lascialo semplicemente dov'e', senza cavi, mi raccomando, finche' non sarai sicuro del funzionamento del tuo nuovo DC-DC o indefinitamente se vorrai tenerti una ruota di scorta sapendo come ricollegarlo in emergenza.
Per quanto riguarda l'attivazione del DC-DC, ieri ho scritto una cosa non necessaria, mi scuso perche' il mio impianto e' completamente diverso dal vostro e quindi anche le logiche sono diverse, nel tuo caso va benissimo lo schemino che hai postato con il contatto auiliario sotto chiave.