rob
Tutor AdV
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RE: Posizione delle lande, interessanti considerazioni
A parte il discorso forma/struttura/sartie lasche o meno, c'è da considerare anche la zona di navigazione e/o come si naviga; per come navigo io una barca con randona e fiocco piccolo e crocette acquartierate ha lo stesso effetto del teak, un no-no deciso, ma per ragioni molto più razionali.
5 nodi di vento non li ho praticamente mai, al limite c'è bonaccia cippa, se ci sono metto comunque il motore senza se e senza ma. A partire dai 10-15 la barca va alla sua velocità normale con il genoa 130% che ho.
Crocette ortogonali prendo e lascio terzaroli tirando dritto in rotta con qualsiasi vento e qualsiasi andatura gran lasco incluso; ogni soluzione alternativa che possa rendere più difficile o addirittura impedire la manovra per me è un no deciso.
Andature portanti con vento oscillante fra 15 e 30 nodi metto una/due mani alla randa e lascio lì, regolo la superficie totale con l'avvolgifiocco, scende a 15 srotolo tutto, va a 25 arrotolo 1/3-50%. Con un fiocco piccolo significherebbe stare lì a prendere e togliere mani di terzaroli ogni due per tre, o avere qualcuno che stia lì di continuo a regolare la randa, visto che i laschi gran laschi magari durano 2000miglia e che eventualmente dovrei essere io a star lì a regolare, soluzione improponibile.
Alle andature portanti con poco vento la barca invece potrebbe andare di più, avrei lo spi ma troppo casino magari un giorno mi farò una vela specifica, per ora i vantaggi del piano velico che ho me lo rendono preferibile a qualsiasi altra soluzione.
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19-02-2024 12:41 |
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