Il progetto dell'albero non è una cosa che funziona a spanne, nè una cosa che richieda l'intervento di scienziati.
E' un "banale" progetto di una trave reticolare con i suoi nodi, i suoi incastri, tiranti e puntoni.
Se sposti all'interno una landa di un tirante per mantenere gli stessi carichi dovrai abbassare il nodo del primo ordine di crocette.
Se la diagonale si lasca troppo basta aumentare il carico delle verticali o allungare le crocette.
A "sentimento" non si va da nessuna parte.
E' ovvio che se il regatista con poco vento lasca lo strallo di prua o toglie una zeppa da sotto l'albero per avere più potenza, dovrà sopportare le sartie sottovento in bando.
Il crocerista dovrebbe invece avere un tuning commisurato al massimo momento raddrizzante (30° di sbandamento).
In realtà quando vado sulle barche da crociera al 90% trovo tutto il sartiame in bando, le crocette che hanno preso gioco per il pompaggio dell'albero etc. etc.
Comunque bisogna farsi una ragione che barche ed attrezzature sono ormai progettate per il charter e dunque per il massimo risparmio. Dove sono gli alberi a 3-4 ordini di crocette di inizio secolo ?? Spariti ... ormai ci hanno convinti che fiocchi non sovrapposti e lande a murata siano il top