Ciao a tutti. A distanza di tanti anni ho trovato questa discussione utilissima. Onore a questo bel forum dove, al contrario dei social regna un um clima costruttivo e cortese e i velisti più esperti si di prestano per aiutare i meno…
Io sono senz'altro fra i secondi e ho avuto esperienza analoga a quella di bussola proprio con un 333. Uscito con previsione 13-15 kn ho issato la randa subito con due mani, ma poi in realtà c'erano 22-24 costanti con raffiche a 30 e la barca tendeva alla straorza. In breve: ho tolto la randa e ridotto il genoa e la barca era gestibile, sia pur rinunciando a boline strette, con buone velocità tra i 5,5 e i 6,5. A un certo punto il vento è calato (6/8 kn) e siccome volevo rientrare a vela ma con il fiocco ridotto ero quasi fermo, dopo aver aspettato 10/15 minuti e con qualche timore ho riaperto il genoa.
Un secondo dopo ero sotto un rafficone, falchetta in acqua e barca che puntava alla straorza, con due mani sul timone per contrastarla…
Quindi anche col fiocco solamente quando la barca è molto sbandata si va all'orza. In quel caso tenere un pezzetto di randa (volendo potrei dare una terza mano “artigianalmente” passando delle cimette negli occhielli, almeno per esperimento) avrebbe aiutato a mantener la barca equilibrata? O il vento era comunque troppo e occorreva un altro armo?