Ecco finalmente una bolina in avanti “meglio che niente”.
Partenza con brezzolina di mare in entrata sui 5-6 nodi e ritorno dopo circa un’ora e mezza con qualche ochetta che si cominciava ad intravedere. La velocità media sul lato di bolina sarà stata circa un nodo e mezzo, cioè quello che avrei fatto tranquillamente a remi e con rotta diretta anziché bordeggiare. I cambi di mure un po’ schizofrenici, che si vedono nel tracciato, sono dovuti a qualche difficoltà nel passare la deriva da un lato all’altro (ma basterà un po’ di pratica per fare meglio). La deriva sicuramente serve, sia come piano antiscarroccio ma anche per un miglior allineamento tra CD e CV. Infatti il timone era molto equilibrato e lo facevo funzionare tramite un elastico (pilota automatico “meglio che niente”).
Nei bordi del ritorno, più laschi e con vento in leggera crescita, navigavo sui 2,5 nodi (mai raggiunti a remi) e ho anche azzardato un piccolo ingaggio con gli optimist della scuola di vela ma non c’è stata storia.
Ovviamente erano loro che superavano me

Diciamo che mezzo metro in più di albero e vela maggiorata ci stavano tutti