<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da palpao
Meno male che c'è qualcuno che la pensa come me !
Ho sempre saputo che è meglio equilibrare le vele che sbilanciarle e poi con due (opportunamente ridotte) si manovra meglio che con una, infine la direzione del vento o la rotta a volte hanno la necessità di essere cambiate.
Una domanda a Forza 10: ma quelle forze disegnate non riguardano la bolina?
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La bolina accentua il fenomeno perché la vela è completamente in tensione.
Gli sforzi sono comunque quelli anche se attenuanti quando la vela viene lascata. Infatti il carico sul profilo è sempre distribuito sull’inferitura “virtuale” ridotta. Con la vela al lasco si riduce l'effetto della trazione provocata dalla scotta.
Il profilo dell’avvolgifiocco lavora in tutti i casi in maniera non ottimale e questo potrebbe comportare danneggiamenti.
Le due vele equilibrate vanno bene se navigli in condizioni ottimali, nel senso che non ci sono fattori anomali che influiscono sulla stabilità della barca (come il moto ondoso che, nelle andature portanti, accentua i rischi di straorza).
Allora potrebbe risultare opportuno controbilanciare questi fattori estranei con un piano velico “teoricamente” sbilanciato, come può essere la sola vela di prua, tendenzialmente poggera, ma che appunto contiene il rischio di partire in straorza (o di trovarsi con il mare al traverso) al contrario di quello che farebbe la randa (tendenzialmente orziera).
Di bolina la maggiore tendenza poggiera della barca provocata dalla sola vela di prua viene in parte compensata con la tendenza orziera provocata dallo sbandamento.
In ogni caso, come ho detto nell'intervento precedente, le situazioni difficili devono essere valutate di volta in volta e può accadere che soluzioni teoricamente illogiche si dimostrino poi quelle ottimali.