albert
Vecio AdV
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preso in giro dal paterazzo?
Quoto einstein e zankipal al 1000%.
E aggiungo che gli attrezzisti delle 'case' o sono bravi ma sottopagati, dunque non possono perdere tempo a fare regolazioni di fino, oppure sono scelti perchè hanno fatto l'offerta più vantaggiosa al concessionario.....senza entrare nel merito delle capacità.
Di solito gli uni e gli altri si limitano necessariamente a montare ciò che arriva col camion senza porsi troppe domande.
Poi se l'armatore ha preso anche il 'pacco vele' può stare certo che il velaio che le ha fatte non verrà mai dalla cina a regolargli l'attrezzatura .....
Dunque se l'armatore ci capisce, esce in mare e si regola l'albero, altrimenti va avanti così finchè non chiama o non gli capita a bordo qualcuno che sa dove e come mettere le mani.
Per esperienza, non ho mai trovato situazioni 'a rischio', ma poche volte alberi che alla prova in mare non hanno richiesto una rimessa a punto.
Il motivo della difficoltà è che quasi tutti gli armi attualmente hanno le crocette a quartiere e la regolazione della 'banana' in senso prua-poppa non può prescindere da quella laterale: ovvero un albero troppo diritto all'ormeggio, in mare spennerà eccessivamente sottovento, mentre uno esageratamente imbananato farà una s con la pancia e la penna sottovento e l'attacco delle alte sopravvento.
In tutto ciò, la tensione dello strallo di poppa, oltre che togliere la catenaria dello strallo di prua (che comunque va tolta preventivamente con l'arridatoio), provoca una flessione indietro e sottovento dell'albero, scaricando le sartie alte e mettendo in carico le diagonali.
Ciao
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19-06-2009 21:50 |
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