Il trimarano può essere smontato ed essere ridotto in 5 pezzi: uno scafo centrale , 2 amas (scafetti) due traverse più l'armo. E' lungo 5.4metri e largo 5.4 metri. pesa all'incirca 150kg. Tutti gli elemti possono essere caricati sul portabagagli di un auto. Lo scafo centrale va trasportato da solo perchè pesa circa 70kg. Ho impiegato 5 estati lavorando all'incirca 20 giorni per ogni estate per circa 5 ore al giorno. Totale ore 500. Il metodo costruttivo è una mia invenzione che ho chiamato 'falso spigolo' e che ho spiegato su un articolo di Cantierino.
http://www.cantierino.it/Aarticoli/CataFS/a.html
La domanda sui costi sostenuti è la più difficile per il semplice motivo che da un certo punto in poi ho preferito non segnare più le spese.
Sulla vela a chela di granchio ultimamente su cantierino si è parlato tanto. Ci sono studiosi di nautica che ne hanno parlato. Ti dico quello che ho sentito in giro:
La vela deve essere piatta e non avere ferzi.
La vela non viene spinta dalla portanza ma dai vortici che si creano attorno le antenne.
Quindi non è importante l'area della vela nella sua totalità ma l'area di tessuto attorno le antenne.
Io ho constatato, nelle prove fatte in una settimana di navigazione con massimo 4 nodi di vento,
-che stringe poco meno di una randa marconi
-che non devo badare ad un fiocco
-che va giù e su in un attimo e si può avvolgere con facilità
-che l'armo non è sollecitato come nella marconi.
-che il centro velico è più basso e posso regolarlo in basso , in alto, verso prua, verso poppa.
-Che di poppa una parte dell'area della vela sta sottovento, l'altra sopravento.
-che costa pochissimo e si può autocostruire.
Ma tutti i miei amici velisti, abituati alla vela marconi, hanno fatto i complimenti per la barca ma non per la vela.
Quindi per mia curiosità armerò sia una randa di un F18 sia una nuova vela polinesiana, pressapoco con la stessa area per confrontare i risultati.
Ciao
Mario