albert
Vecio AdV
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domandone per albert e altri...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mania2
fammi capire, con un LP inferiore al 130% non si riuscirebbe a chiudere il genoa per la presenza delle crocette?
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Mano a mano che si accorcia l'LP succedono due cose negative:
1) dato che la rotaia su cui corre il carrello del genoa è pressochè parallela all'asse longitudinale della barca, mano a mano che il punto di scotta avanza, l'angolo tra l'asse longitudinale e la corda di base della vela aumenta.
2) i profili della vela si accorciano, dunque sartie e crocette non stanno più nella 'pancia' del profilo, ma toccano la balumina, dunque necessariamente corde ed angoli di attacco sono più aperti.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
A proposito di giro randa, con randa piena, 9/10 a quartiere, come faccio a verificare mentre cazzo il paterazzo quando la flessione dell'albero coincide con il giro randa al max, cioè non devo andare oltre? interviene una piega sulla randa?
grazie albert
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Se tutto è ok, mano a mano che cazzi il paterazzo la vela si appiattisce abbastanza uniformemente fino a diventare una tavola quando raggiungi la tensione massima.
Se il giro della vela è scarso (oppure quello dell'albero abbondante) la mancanza di tessuto provoca una piega diagonale che parte dall'inferitura nella zona della mancanza e va verso il punto di scotta, e di solito la balumina si ribalta verso l'esterno.
Ciao
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18-09-2009 00:19 |
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