Brevemente, altrimenti ci vorrebbero delle giornate per argomentare su una favola del genere e raccontare tutta la sua storia.
Shamrock V di Camper E. Nicholson (varo 14 aprile 1930)
cutter bermudiano classe J
Quel gioiellino lì ha una superficie velica di 725 mq.
Fasciame in teak su ordinate in acciaio.
Lft pari a 36,50 m
Lunghezza al galleggiamento 27,06
baglio max 6 m
dislocamento 172 tonn
zavorra 80 tonn
pescaggio 4,81 m
una ventina di winch (meglio non toccarli se non si è esperti; le loro dimensioni danno l'idea del pericolo)
boma in alluminio a sezione triangolare (che permette di regolare la curvatura della randa)
lo strallo di 45 m è rigido
ecc..... (facciamo notte per descriverla completamente)
tutto sottoposto a sforzi mostruosi
Ma l'intenzione era proprio quella: sviluppare potenza e maestosità.
Quando si vedono ai raduni non rendono per nulla l'idea della potenza di fuoco. Solo in mare e con vento (come del resto quasi tutte le barche d'epoca) dimostrano la loro schiacciante superiorità in termini di sicurezza e marinità. In porto non vanno viste, non rendono.
Difficile manovrare questo mostro, solo da veri marinai (diciamo circa 31); inoltre quando si fanno le manovre si va sottovento e ci si inzuppa di acqua.
E' inutile dire che i J class sono macchine da guerra per risalire il vento.
Infatti è la bolina che fa risaltare la grandezza di questo progetto e con qualsiasi tempo.
Che dire, non sò. Basta ho già i brividi
Bè parla il progettista:
<< L'architettura degli yacht è ancora un'ARTE, più che una scienza esatta, e tale resterà. Non può essere modernizzata dalla precisione scientifica dei matematici. Noi disegnamo e ridisegnamo, ma la velocità dipende dalle LINEE, dalla SUPERFICIE VELICA e dalla sua EFFICACIA, dal VENTO e dalla QUALITA' DELLE MANOVRE, nient'altro >> da Nicholson.