<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da aleufo
Eccoci qua!!
Allora questa 'tecnica' mi è stata spiegata da Massimo Paperini, architetto che ha disegnato barche famose, sono sue Duck, Duffy, e recentemente anche il GS40, naturalmente anche molte altre.
Quando presi Roba da Pazzi (Duffy 30 stratirato) con il quale Pellasca aveva vinto 3 italiani, tantissime regate nazionali e internazionali ed era arrivato 4° ad un mondiale, questo per dire quanto la barca era stata 'tirata', venne in una regata a controllare la rigidità della barca e mi fece fare questa operazione. Barca in acqua all'ormeggio.
Tendere una cimetta da 4mm tra il pulpito di prua e il pulpito di poppa (ben tesa), prendere un peso, in quel caso un paio di pinze a grip e attaccarle a metà del cavo e misurare la distanza fra la parte inferiore del peso e la coperta( o la tuga).
Poi mi fece cazzare a ferro le volanti alte e basse (o il paterazzo in una barca normale) come, in una bolina da 25kn. A questo punto verificare la distanza tra pinza e coperta. Se la distanza è la stessa di prima, vuol dire che la barca è rigida, se la distanza è diminuita vuol dire che la barca si è chiusa.. Se non si è chiusa, cominciare le prove tecniche.....scientifiche, se si è chiusa....
Questa è una prova empirica che serve solo a stabilire a occhio la rigidità e non è detto che se è positiva tutto il resto sia ok, ma è un buon punto di partenza. E' chiaro che dipende da un sacco di fattori, lunghezza barca, sistema di costruzione,ma ri peto mi sembra un buon punto di partenza.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
hmmmm, molte perplessità

qualsiasi forza si applichi su un sistema meccanico ci sarà *sempre* una deformazione, anche se una zanzara si posa sopra una rotaia di treno
si tratta piuttosto di determinare entro quali limiti le deformazioni restino tollerabili: se fossero come dici 'nulle' o 'praticamente 0' significa che la struttura è comunque sovradimensionata, e per una barca da corsa non è che sia il massimo della pubblicità
poi, 'massima rigidità' puo' anche andare bene per una barca che deve dare il massimo di sé in condizioni controllate (vedi AC), ma non appena si introducono condizioni dinamiche un pelo più esasperate (mica tanto, bastano 25-30 nodi con un po' d'onda), massima rigidità=minima capacità di assorbimento di energia=massime sollecitazioni, ma 'massime sollecitazioni' delle quali quando si riesce, si riesce a dare un ordine di grandezza mooooolto approssimativo, hop oddio le barche si spaccano
ps nella barca da corsa che avevamo a forza di idraulica di paterazzo si poteva imbananarla (quasi

) quanto si voleva, eppure vinceva, ha beccato mari della miseria, è andata in giro sbattendosi a destra e sinistra per venticinque anni e tornando sempre intera, forse perché le deformazioni restavano all'interno di quanto si pensava tollerabile ?
ah, certo le porte non potevano bloccarsi perché non c'erano
bv