08-11-2009, 17:08
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da fabiseb
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Coriandolo
. In ogni caso io non rallenterei la barca, ma ovviamente parlo per me e per la mia barca.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Ecco, premetto che non ho nessuna pratica di queste situazioni, da quando un mio amico ha fatto naufragio entrando a Lavagna tanti anni fa mi sono sempre rifiutato di tenere la barca in porti con ingressi bassi e sabbiosi, voglio poter rientrare in porto, se possibile, con qualsiasi condizione, ( possibilmente il mio porto, ma anche uno vicino in emergenza ) . Ho conosciuto persone che hanno fatto bordi piatti al largo 12 ore, tuttta una notte, ad aspettare le condizioni buone per rientrare... Le foci dei fiumi non mi fanno paura, di più, terrore !
Dopo questa premessa, e sottolineando che non ho esperienza e che ho sempre cercato di evitare queste situazioni, avevo letto da qualche parte che la barca deve essere il più veloce possibile in questi frangenti, non va frenata..... che mi dice chi invece, costretto ad ormeggiare nei fiumi, di queste situazioni è pratico ?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
per come la vedo io:
se la velocità della barca è pari o superiore all'onda allora via;
dentro di velocità.
se è più lenta è necessari tenere al barca in linea per evitare il rischio di intraversamento e probabile conseguente coricamento
che in presenza di alta frequenza ondosa significa nn raddrizzarsi più.
ecco allora il secchio,le cime e quanto sia adatto alla bisogna.
(sbaglio qualcosa?)
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Coriandolo
. In ogni caso io non rallenterei la barca, ma ovviamente parlo per me e per la mia barca.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Ecco, premetto che non ho nessuna pratica di queste situazioni, da quando un mio amico ha fatto naufragio entrando a Lavagna tanti anni fa mi sono sempre rifiutato di tenere la barca in porti con ingressi bassi e sabbiosi, voglio poter rientrare in porto, se possibile, con qualsiasi condizione, ( possibilmente il mio porto, ma anche uno vicino in emergenza ) . Ho conosciuto persone che hanno fatto bordi piatti al largo 12 ore, tuttta una notte, ad aspettare le condizioni buone per rientrare... Le foci dei fiumi non mi fanno paura, di più, terrore !
Dopo questa premessa, e sottolineando che non ho esperienza e che ho sempre cercato di evitare queste situazioni, avevo letto da qualche parte che la barca deve essere il più veloce possibile in questi frangenti, non va frenata..... che mi dice chi invece, costretto ad ormeggiare nei fiumi, di queste situazioni è pratico ?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
per come la vedo io:
se la velocità della barca è pari o superiore all'onda allora via;
dentro di velocità.
se è più lenta è necessari tenere al barca in linea per evitare il rischio di intraversamento e probabile conseguente coricamento
che in presenza di alta frequenza ondosa significa nn raddrizzarsi più.
ecco allora il secchio,le cime e quanto sia adatto alla bisogna.
(sbaglio qualcosa?)
