<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da Montecelio
Si lo so, finchè non sarà installato lo Sterling faccio così, poi le metto in parallelo con un cavo.
E forse potrei installare una quarta batteria visto che avrei libere una uscita sul Quik ed una sul ripatitore a diodi, magari da deviare con una delle altre due, o come emergenza motore, oppure esclusivamente per il verricello dell'ancora.
Aspetto che Kermit mi chiarisca le idee.
Non so perchè, ma io di quell'uomo mi fido!
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Dopo questa iniezione di fiducia como posso tirarmi indietro
!
Pino, fondamentalmente sono per un impianto semplice e classico. Come ho già detto varie volte l'impianto deve avere un circuito per i servizi con batteria o banco batterie dedicato e la batteria per l'avviamento motore.
Ok per l'acquisto del ripartitore sterling che è un buon prodotto con ottime protezioni sull'impianto. Tra le altre cose ho visto che ha un'ottima protezione sull'alta temperatura delle batterie che se avessi avuto quest'estate mi sarei accorto prima di un problema alla mia batteria di avviamento.
Tornando al punto se si opta nell'avere un circuito classico, l'unica cosa da tenere sotto controllo sono le batterie dei servizi in termini di carica scarica e relativa manutenzione (prossima spesa un battery monitor della Nasa). In pratica la batteria d'avviamento è come nell'auto,non si dovrebbe mai scaricare, se controllata ogni tanto ci fai anche 10 anni.
La terza uscita (sia del ripartitore sia del Quick) ti può essere utile nel caso ti capitasse una batteria d'occasione che tieni di riserva per le lunghe soste in rada d'estate
Nelle barche più grandi ed ovvio che ci possono essere varianti sul layout dell'impianto, in particolare quando s'installano eliche di prua od altri gadget che hanno batteria dedicata, allora si utilizza la terza uscita.