16-02-2010, 07:08
La piastra di accumulo è conveniente quando la capacità di raffreddamento del sistema in funzione è di molto superiore alla necessità di raffreddamento medio della cavità raffreddata(+ cibo). Tipicamente il 'frigoboat', dove con qualche cavallo sottratto al motore ausiliario si mette via molta 'riserva di freddo'. Indubbiamnete permette anche qualche risparmio sulle batterie se riesce ad accumulare freddo durante la notte in Imarroncinichegalleggiano.... e/o nell'uscita a motore. Ma non è sicuramente indicata (anzi controproducente) se la capacità di raffreddamento è già al limite (cioè se, come nell'esempio fatto, il motore del frigo elettrico è già in funzionamento quasi continuo). Infatti la piastra deve necessariamente raffreddarsi ad una temperatura inferiore a quella di 'esercizio' del frigo, e a quella temperatura farsi assorbire il significativo calore latente del passaggio di stato da liquido a solido (che è ciò che 'accumula'... non solo perchè è qualche grado più fredda).
I valori di efficienza del 'Danfoss BD35F', come per qualsiasi frigo, mostrano che per ogni Watt speso a raffreddare, il calore sottratto diminuisce man mano che si scende di temperatura: quindi se prendiamo un sistema batteria+motore_frigo+evaporatore è sicuramente più efficiente di uno batteria+motore_frigo+evaporatore_piastra_accumulo.
Come già scritto da Andros e ripetuto qui, si guadagna solo se la facciamo accumulare quando non abbiamo problemi di corrente (alternatore in carica o corrente Imarroncinichegalleggiano....).
Per info io ho installato qualcosa a tal fine: due termostati a capillare con due diversi settaggi di temperatura. Il motore riceve normalmente il consenso dal più 'caldo', mentre la linea che viene dal più 'freddo' riceve l'alimentazione da un relè elettronico settato sopra i 13V (pochi euro su ebay): fa partire/continuare a funzionare il motore fino a temperature più basse (ovvero non stacca fino al congelamento dell'accumulo) se sente tensione dall'alternatore o dalla Imarroncinichegalleggiano.....
Inoltre partiamo da un sistema motore-coibentazione frigo discretamente efficiente, con valori tipici di 4' di funzionamento e 20' di attesa, quindi c'è un pò di riserva di capacità calorica per portare al congelamento della piastra (e notevolissimo lavoro del povero compressore nonostante un maniacale sistema di ventilazione!). Comunque mai a carico delle batterie!
I valori di efficienza del 'Danfoss BD35F', come per qualsiasi frigo, mostrano che per ogni Watt speso a raffreddare, il calore sottratto diminuisce man mano che si scende di temperatura: quindi se prendiamo un sistema batteria+motore_frigo+evaporatore è sicuramente più efficiente di uno batteria+motore_frigo+evaporatore_piastra_accumulo.
Come già scritto da Andros e ripetuto qui, si guadagna solo se la facciamo accumulare quando non abbiamo problemi di corrente (alternatore in carica o corrente Imarroncinichegalleggiano....).
Per info io ho installato qualcosa a tal fine: due termostati a capillare con due diversi settaggi di temperatura. Il motore riceve normalmente il consenso dal più 'caldo', mentre la linea che viene dal più 'freddo' riceve l'alimentazione da un relè elettronico settato sopra i 13V (pochi euro su ebay): fa partire/continuare a funzionare il motore fino a temperature più basse (ovvero non stacca fino al congelamento dell'accumulo) se sente tensione dall'alternatore o dalla Imarroncinichegalleggiano.....
Inoltre partiamo da un sistema motore-coibentazione frigo discretamente efficiente, con valori tipici di 4' di funzionamento e 20' di attesa, quindi c'è un pò di riserva di capacità calorica per portare al congelamento della piastra (e notevolissimo lavoro del povero compressore nonostante un maniacale sistema di ventilazione!). Comunque mai a carico delle batterie!
