Citazione:Estrovelico ha scritto:
... Mi dispiace deludere Rurik, ma so come si esegue un lamellare e come viene incollato, e mi rendo conto che non sia un lavoro da autodidata, in questo caso non basta recarsi al santuario del povero restauratore e invocare l'intercessione di Cecchi, occorre del mestiere, percui la mia osservazione non era rivolta al povero novecento, che si è fatto un mazzo cosi per resinare tutto, ma era una riflessione di ordine generale, anche perchè nel caso di un barchino di poco piu di 6 metri non avrebbe senso fare un lavoro del genere secondo me, e quindi Novecento ha fatto forse il meglio che poteva fare con i mezzi a disposizione!
Detto questo ancora rimango stupito dalla suscettibilità di alcune persone, che soltanto per aver messo mano ad una barca, ripeto, una barca, forse due....si credono infallibili e depositari della Verità, senza accettare il confronto con persone che forse, dico forse, potrebbero avere anche qualche esperienza in piu di loro....
mah....che dire?!
Complimenti per l'umiltà, ...
Che fosse meglio ... c'è sempre un meglio! Io mi sono dato la regola, se interessa e sono in 'tempo', di dare un consiglio; a lavoro terminato non esprimo nessun giudizio nel rispetto della fatica degli altri e perché quasi impossibile esprimere delle verità quando ci si confronta con uno scafo in legno.
Mi diverte però sempre come i cantieri scherniscano il lavoro terzo per qualità e nello specifico anche le scelte senza mai considerare che ci sono differenti modi per arrivare al risultato compatibilmente con la disponibilità economica e gli obbiettivi di durata del natante. Mai mi permetterei di appellare chiunque faccia un lavoro come 'povero', ne di definire qualsiasi mezzo 'barchino'!
Ringrazio per essersi posto almeno il dubbio della fallibilità della propria verità; anche gli altri possono aver 'messo mano' su + di una barca. Si potrebbe aprire un 3D raccontando la summa delle risposte negative ricevute dagli armatori di 'barchini' in legno da parte di cantieri di tutta Italia. Parlando poi con altri depositari del arte della costruzione in legno si ottengono risposte molto + positive ed è infatti verso quelle splendide persone, con le quali è possibile dialogare invece che sentire sentenze, che rivolgo il mio ringraziamento per la loro disponibilità, ovviamente Cecchi incluso.