E' un po’ conciato, ma a me non sembra in uno stato così disastroso, certo non è nuovo né bello a vedersi.
Se lo devi far fare da un cantiere rifai tutto: spendi poco di più, ci mettono meno, hai la garanzia del lavoro (che se arrangiano non ti danno), e non ti arrabbi perché il ripristino non ha dato i risultati che ti immaginavi.
Se lo fai da te, più o meno aiutato, è un altro discorso.
Non sarà mai pari al nuovo:
- perché i comenti anche a riprenderli bene non avranno più la profondità necessaria ad una buona gommatura, quindi la gommatura non sarà perfetta (ma se ne accorgono in pochi e non è detto che si debba rigommare per forza e tutto);
- perché i tappi delle viti vanno rasati a scalpello, molti salteranno via, per il poco spessore alcuni non si riusciranno a rimettere;
- perché le viti arrangiate, ne vedo alcune ma non so quante sono, chiederanno un po’ di pazienza per essere rimesse e molte saranno comunque a vista (ma messe meglio diamine!);
- perché meglio sarebbe togliere più cose possibili dalla coperta per poter lavorare spediti e più di fino, ma si tratta di capire cosa e quanto valga la pena di togliere senza rischiare di fare casini, spesso grandiosi;
- perché chissà quante altre difficoltà s’incontreranno, che ora non saprei immaginare, ma a tutto si rimedia.
Oltre a una levigatrice di quelle speciali (poi si vedrà quale), occorrono alcuni attrezzi specifici, molto coraggio, pazienza, tempo, perseveranza e vari oli (di gomito, di ginocchio, di dito, ecc.).
Ne vale la pena?
Questo non lo posso giudicare, di certo per male che venga il lavoro, hai risparmiato almeno una decina di migliaia di Euro.
Per incoraggiamento: un mio vicino di pontile, un vecchietto tedesco di più di settant’anni e con diversi acciacchi, ha incominciato l’estate scorsa e sta terminando ora il ripristino del suo ponte in teak, simile al tuo, ma tre metri più lungo, che è venuto pari al nuovo.
Io ti ho detto come si compra una pistola, ma suicidarti devi farlo da te.