IanSolo
Vecio AdV
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sonda temperatura Raymarine Tridata
Il sensore di temperatura della sonda 'Tridata' fa capo ai fili Bianco e Marrone uscenti dalla sonda stessa.
Misurando con un tester fra questi due fili (dopo averli staccati) si deve trovare una resistenza che a 25 gradi (Celsius) e' di 10000 ohm (10 Kohm).
Trattandosi di un sensore costituito 'semplicemente' da una resistenza sensibile alla temperatura (termistore NTC) a temperature diverse si misureranno valori diversi :
0 gradi 32670 ohm
10 gradi 19911 ohm
15 gradi 15718 ohm
20 gradi 12495 ohm
25 gradi 10000 ohm
30 gradi 8055 ohm
35 gradi 6528 ohm
40 gradi 5322 ohm
(circa)
E' chiaro che, nel tuo caso, con una temperatura dell'acqua che non puo' essere quella indicata dallo strumento se misuri un valore inferiore gia' ai 10000 ohm la sonda e' certamente guasta a causa di infiltrazioni d'acqua che hanno 'cortocircuitato' l'elemento sensibile abbassandone la resistenza (e' un guasto non poi tanto raro).
La sonda con un guasto di questo tipo non e' riparabile e va sostituita (salvo giocare con un po' di fili e 'aggirare' l'ostacolo come spieghero' qui di seguito).
Se la resistenza misurata e' compatibile con la temperatura dell'acqua in quel momento allora e' guasto lo strumento (la calibrazione non puo' recuperare differenze cosi' forti) e va sostituito (per questo non ci sono trucchi possibili).
Per ovviare al problema si puo' realizzare una sonda autonoma che puo' sentire (senza troppo grossi errori, garantisco, visto che uso questo accrocchio gia' da tempo) la temperatura dell'acqua sfruttando la molto buona conducibilita' termica di una qualunque presa a mare in bronzo (che, di fatto, e' anche all'interno della barca alla temperatura dell'acqua essendovi immersa).
Si tratta di procurarsi un TERMISTORE del valore di 10 Kohm a 25 gradi (basta chiedere 10 Kohm, la temperatura di riferimento e' standard) con coefficiente di temperatura negativo 'NTC' (e' importante anche se sono i piu' comuni), qualunque fornitore di materiali elettronici dovrebbe averne e costano pochissimo.
All'oggetto si saldano i due fili di un cavetto bipolare e si protegge l'oggetto con uno strato (uno solo ! piu' sottile e' e piu' preciso sara') di nastro isolante.
Si appoggia l'oggetto cosi' preparato alla presa a mare il piu' vicino possibile alla carena e si incolla con silicone o sicaflex o con cio' che piu' si preferisce (non e' per nulla critico, basta che non si lascino bolle d'aria verso la parte metallica).
Si collega, infine la coppia di fili allo strumento ai terminali in cui arrivavano i fili bianco e marrone e (miracolo !!) tutto funziona di nuovo (salvo errori, ovviamente).
Buon vento
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19-05-2010 05:19 |
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