Citazione:lelesavio ha scritto:
Piu che un lucano un bel Wiskey magari. 
@ Guest : è proprio questo che volevo sapere. Dato che le vele di prua non presentano questi accorgimenti volevo capire se ero io a sbagliare oppure andrebbero veramente modificate per poter essere ridotte.
La digressione sulle regate è stata interessante ma un poco OT..
L'intervento di Albert é ovviamente da professionista del settore. Il mio da velista 'praticante'.
Partendo dal fatto che tu non abbia la possibilita o voglia di fare un cambio genoa, neppure con un Tack&Hoist.
E trovamdoti un equipaggio non preparato, vento che rinforza, passeggeri innervositi.
Quandi.. quando chiamo la riduzione del genoa, la prima cosa é proprio l'aggancio delle scotte. PRIMA di calare drizza. Ti trovi l'occhiello all'altezza del naso.
Di solito si passano le scotte dentro le sartie per avere la vela più piatta possibile.
La manovra prosegue e dopo aver fissato il nuovo punto mura e teso la drizza, la base principale del genoa viene arrotolata, e piegata facendo passare un matafione nell'occhiello della base bassa e legata (la scotta principale viene messa a riposo).
Se la cosa ti piace, chiedi che il tuo velaio ti faccia quello che ha fatto a me.
Una 'borsa' in telo da copriranda che viene fissata ai matafioni e contiene l'eccedenza di tela.
Certo. Non é il massimo ma la considero sempre meglio che starsene senza vela di prua.