Citazione:Grazie a tutti per le osservazioni.
In realtà la tuga penso sia stata rinforzata, perchè all'interno della cabina si nota un taglio (opportunamento ri-resinato) appena in corrispondenza del trasto, le cui viti in ottone di fissaggio attraversano la tuga e trovano il dado prigioniero (sempre in ottone) su una contropiastrina in mogano.
se ho capito bene, ci sono solo bulloni passanti, inoltre dalla tua descrizione mi sembra che è un lavoro non fatto in origine dal cantiere, ma da un proprietario precedente
normalmente il trasto randa sulla tuga vine posizionato nelle vicinanze di una paratia o simile che trasferisce il sforzo sul scafo
se il tuo disegno della profilo della barca è corretto, tu in corrispondenza del trasto hai le finestre che sono un grande indebolimento della struttura,
su base delle dimensioni dal disegno il carico della scotta sulla tuga sarà 2.5 superiore del attuale, ovvero se con il tuo paranco attuale riesci fare 120 kg (4x30) sul tuga avrai 300 kg
Citazione:Inltre, rifacendo i fori di una plafoniera, ho notato del legno secco tra i trucioli della vtr: probabilmente proviene dall'intercapedine tra tuga e controstampo (ricordate che parliamo di una barca del 1974).
Per il boma il discorso é diverso... in effetti é a sezione tonda da 8-9 cm e forse é un po' debolino da caricare in centro.
Tuttavia come vedreste vang e scotta di randa sullo stesso cavallotto?
Altra ipotesi cui pensavo ieri era di far lavorare la scotta dal trasto all'estremità del boma: che controindicazioni ci sono per un angolo di lavoro così acuto?