Citazione:Neil ha scritto:
Ripeto la domanda iniziale:
ho un genoa 140% e con vento forte anche se riduco no fa bene il suo lavoro,secondo voi e' meglio un genoa piu ridotto 110%.Grazie
Dopo questa domanda il velaio mi ha proposto genoa 110% e code 0 per venti leggeri.
Il mio dubbio e' se il code 0 puo' far bene anche nelle andatura portanti.
Faccio crociera ma piace anche andare veloce e non ho la possibilita di cambiare tante vele(non c'e' equipaggio)quindi un qualcosa che vada bene per tutto
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insomma in poche...vele...cosa devo fare...esistera' un compromesso!!

È ovvio che quando il vento rinforza bisogna ridurre la superficie velica

, per cui se il genova 140% è troppo e rollato lavora male, allora ci vuole necessariamente una vela più piccola, e almeno su questo credo che siamo tutti d'accordo

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Quello che invece qualcuno può ignorare è il fatto che la spinta del vento aumenta in funzione del quadrato della sua velocità, per cui il rapporto tra intensità del vento e superficie velica non è lineare. In sostanza, se con 10 nodi la superficie velica ottimale è 40 mq. con 20 nodi si riduce a quasi 10 mq. Questo però non incide sul concetto di cui sopra, ma sull'individuazione di quanta tela ridurre.
La soluzione di compromesso.
Trovare il compromesso non significa avere una vela tuttofare e sempre ottimale, ma una vela che sia la meno peggio nelle situazioni estreme al suo range di utilizzo.
Se non hai la voglia o la possibilità di sostituire il genova 140% con una vela più piccola quando si presenta la necessità, allora devi per forza orientarti su una dimensione di compromesso ossia, ad esempio, un genova 120-125% dotato di foam luff, ideale nella fascia 13-16 nodi. Sotto i 13 nodi accetti minori velocità o accendi il motore. Sopra i 16 nodi devi rollarlo di qualche giro accettando prestazioni non ottimali.
Questo si chiama compromesso.
Il Code 0 nelle andatura portanti.
Quest'estate un mio amico era in Croazia e stava navigando con un bel vento al lasco (18-20 nodi) portato dal solo genova ad una velocità più che accettabile (barca 33 piedi).
Da dietro spunta una vela che lo raggiunge ad una velocità pazzesca. Era un 50 piedi che navigava a tutta tela, con randa e code 0.
Lo supera a circa 10 metri di lato, giusto perché vedesse bene le 2 gnocche a bordo immerse nel bagno di sole integrale



e lo skipper tutto compiaciuto che se la rideva sotto i baffi

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Il 50 piedi era avanti a lui di qualche centinaio di metri quando all'improvviso straorza, si traversa e il code 0 esplode come un palloncino del luna park







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Questo per rimarcarti che si tratta di una vela per venti leggeri che porti fino a un massimo di 10-11 nodi (al lasco), per cui se lo abbini con un fiocco 110% ti ritrovi scoperto nella fascia da 5-6 a 11-12 nodi (per le andature strette) e nella fascia da 10-11 a 15-16 (nelle andature larghe), con la conseguenza che se prima accendevi il motore con 7 nodi al lasco dopo lo accenderai con 13 (perché il code 0 è troppo e rischi di romperlo mentre il fiocco 110% è poco e non ti assicura una velocità accettabile).
La proposta Montefusco
Quello che forse Montefusco voleva proporti non era un classico Code 0, ma una via di mezzo tra un genova leggero e un gennaker magro tagliato per andature più strette, che utilizzi solo per traversi e laschi al fine di chiudere il buco lasciato aperto dal vecchio genova 140% ridotto al 110%. Così si spiegherebbe la proposta di realizzarlo in nylon, tra l'altro di grammatura (2.2 Oz) forse eccessiva per le ariette (ne basterebbero 0,75 o 1 Oz).
Conclusioni
Se pretendi di navigare a vela, andare veloce e in sicurezza, in condizioni da 1 a 20 e passa nodi, sarà quasi impossibile realizzare questo obiettivo con due sole vele di prua (code 0 e fiocco 110%) perché dovrai averne almeno 3 (e sarai ancora nella situazione di compromesso).