I sacchi lunghi con cerniera sono utili sopratutto con i genoa inferiti; si fissano con le fettucce di cui sono dotati alla falchetta e, aperta la cerniera e fissata drizza, scotte e mura, uno guida l'inserimento, uno ala la drizza all'albero ed uno recupera allo stopper e tesa col winch.
All'inverso, una volta steso e fissato il sacco aperto il prodiere fà scendere e piega l'inferitura mentre il drizzista cala e l'uomo all'albero piega la balumina. Alla fine, chiusa la cerniera il sacco viene riposto.
Da soli è già difficile non farsi strappare via l'inferitura e volare via la vela.
Nelle vele con garrocci è tutto molto più semplice; mollata la drizza di bolina la vela si raccoglie da sola contro i candelieri (Utile se non la rete almeno una cima a zig zag tra le draglie).
Il salame si piega in due (o in quattro) portando il punto di scotta allo strallo (se c'è vento forte farci un collo con una scotta allo strallo) e si infila in un sacco lasciando fuori l'inferitura e l'angolo di scotta. A questo punto si levano le scotte e si passano i garrocci sul cordone del sacco in ordine (quando si dovrà usare si potranno mettere i garrocci e le scotte senza sfilare la vela dal sacco), si chiude e ripone il sacco.
Da quanto detto ritengo che usare i sacchi a piena lunghezza con cerniera per vele ingarrocciate non porti alcuna utilità, anzi!
Le vele non in uso fissate alla falchetta, con o senza sacco lungo, si rovinano inutilmente e possono essere anche molto pericolose in caso di mare grosso. Che ci vuole a riporle all'interno?

