La pinna di deriva non deve ballare.
Nè poco, né tanto.
Le oscillazioni delle lame di deriva lunghe e con bulbo pesante sono un'altra cosa, sono previste in fase di progetto e sono appannaggio delle barche tirate (non so se sulle coppa america oscilli di un metro, ma ho forti dubbi) e sono appena apprezzabili, certo millimetri e non centimetri.
Tirare i dadi dei prigionieri (se non erano stati lasciati lenti in fase di primo armamento della barca, nel qual caso alla forca chi ha eseguito il lavoro) serve a poco: serve sapere perché si sono allentati.
Escluse le vibrazioni (figuriamoci se fosse normale che si dovessero allentare con le sollecitazioni), possono esserci due soli altri motivi.
O una grossa botta sul fondo, se non addirittura incaglio serio, nel qual caso i danni sono gravi e rimediare richiede molta competenza.
Oppure la trave di chiglia è 'spugnosa': per vari motivi la struttura che deve sopportare gli sforzi ha ceduto o è divenuta elastica; e questo sarebbe molto più grave.
Morale: barca da valutare attentamente ed il cui acquisto da prendere con le molle del caminetto.
Bravo il cantiere: 3.000 per fare cosa?
Qui da me (Aprilia Marittima, dietro a Lignano Sabbiadoro) il cantiere prima ti dice il perché ed il percome, poi elenca i lavori che farà, poi i risultati che otterrà e le relative garanzie e solo dopo si parla di soldi.
O per lo meno io pretendo che con i miei lavori si comportino così.
Se ti fai un giro a Nautilia ne possiamo parlare tra un sorso e l'altro.