Citazione:albert ha scritto:
Così, pour parler, anche perchè senza aver visto e provato sono tutte oppppppinioni....
Non vorrei sconvolgere il fast37pensiero, ma in condizioni di poco vento e onda la forma delle vele e la posizione del grasso conta meno che in condizioni di vento più deciso e mare piatto.
Questo perchè è impossibile cazzare le vele al final trim e bolinare al limite.
In queste condizioni si apprezzano molto di più la sensibilità del timoniere e dei tailer, le regolazioni dell'attrezzatura (immagino che tu abbia fatto togliere qualche giro in più all'arridatoio dello strallo di prua rispetto a quanto avrete annotato sulla tabella relativa a giri/intensità del vento), e ultima ma non ultima, la distribuzione dei pesi sull'asse longitudinale e dunque la cura con cui è stata costruita la barca che ne condizionano l'inerzia sul beccheggio (timone pesante e asse in acciaio con onda = ).
Ovviamente si discute su questi particolari solo perchè c'è in prospettiva un cambio di barca, altrimenti si dovrebbe lavorare su questa con in più un nuovo gioco di vele.
Ciao
appunto, già il fatto che tu mi dica che la forma delle vele conta meno, mi hai dato un ottimo spunto di riflessione. Lo strallo era per 12 nodi, se non che poi il vento è calato. via back, vele 'ingrassate', equipaggio ben raggruppato a centro barca e bolina un po più larga(forse un po troppo, può darsi che sentendo la barca scarica sono andato un po troppo poggiato). la barca ha pesi abbastanza centrati, se non questo timone pesantissimo. inoltre ha tantissimo raddrizzamento in chiglia, che in quelle condizioni non aiuta. quindi:
pala in carbonio
via 200 kg dal bulbo
vele nuove (alcune)
totale 30.000 euro
e riusciamo a prendere i primi? non so!
dubbi amletici...