Citazione:mckewoy ha scritto:
io la vedo così:
la barca al sole si scalda e scalda l'aria all'interno. più si scalda l'aria e più vapore d'acqua riesce a contenere ( umidità relativa ) facendo evaporare l'acqua dalle cose all'interno.
al mare si suppone che, tranne le giornate di tramontana, l'umidità relativa sia prossima al 100%.
Questo in realtà è parecchio pessimista, ma ammettiamolo...
Citazione:poi il sole tramonta, l'aria si raffredda e la quantità di vapore d'acqua che può contenere diminuisce.
si arriva al punto di rugiada ( umidità relativa 100% ). il vapore d'acqua in eccesso condensa e bagna i punti dove condensa ( quelli più freddi ).
a barca chiusa questo processo si ripete in tutti i giorni soleggiati.
E fin qui ok, il resto fa acqua in vari punti

(vabbè passatemela!)
Gli umani, oltre a scaldare, espirano un sacco di umidità, infatti tipicamente al mattino, dopo una notte fredda, la condensa si forma, eccome, alcuni libri che ho ne sanno qualcosa.
l'idea dell'aria che dilatandosi tiene fuori quella fredda è teoricamente sensata, ma dimensionalmente inverosimile, oltre al fatto che si esaurisce quando smette di salire la temperatura interna.
l'umidità dall'esterno non può 'migrare' all'interno, se non con un flusso d'aria, e, come ti dicevo, uno spiffero non nuoce più di tanto e altri processi (diffusione o permeabilità delle superfici) sono assolutamente trascurabili.
infine condivido che se la barca è ventilata e all'interno la temperatura è leggermente superiore a quella esterna, sei al riparo da condensa all'interno.