gedeone marco
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Problema Osmosi Neptun22
Ciao Fulvio,
non ti abbattere tutto s'aggiusta.
Ecco il mio commento.
Cecchi descrive il bucare lo scafo come 'normale'; anzi una pratica che migliorerà la resistenza post trattamento. Ma, anche a me, tremano i polsi a vedere lo scafo così assottigliato.
Non sono la persona più esperta per poterti dare un consiglio professionale, quindi prendi ciò che dico per 'ciò che farei io'.
1- misurare l'umidità residua dello scafo (se trovi ancora valori alti in zono poco sabbiate temo tu debba assottigliare ancora
1.2 - Se non ce lo avessi e ti servisse è a tua disposizione (come già fu per altri ADV) il mio skinder
2- Mentre la baarca asciuga
3- col trapano forerei un punto dell'opera viva (o appena sopra se è ormai tutta sabbiata) e misurerei lo spessore della carena (però attento che gli spessori non sono sempre uguali su tutta l'opera viva)
4- cercherei di tracciare in quali zone la sabbiatura ha effettivamente cambiato lo spessore dello scafo
5- nelle zone sottili programmerei (a barca asciutta ) di rinforzare con del tessuto biassiale e resina epoxi
6- IO per l'applicazione del biassiale farei pratica (mentre la barca asciuga) con il metodo a vuoto, che ti dovrebbe permettere di rinforzare lo scafo senza riempire di decine di chili di resina
Questo ultimo aspetto, l'ho sviluppato dopo il mio lavoro di osmosi (io non ne avevo bisogno per fortuna).
Il sacco a vuoto ti permette di mantere il rapporto ottimale tra tessuto e resina garantendoti anche una finitura migliore della superficie.
Da ultimo, se la barca è ancora molto umida e la ricover all'aperto, indaga il costo dell'asciugatura HotVac (ai miei tempi 1000€/settimana), puoi guadagnare parecchio tempo ed affrontare il rinforzo com più calma e tempo.
Nel caso non ti sia facile stimare lo spessore, credo che tu possa far fare una indagine (forse ad ultrasuoni) per avere lo stato reale degli spessori
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03-12-2010 16:31 |
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