Rispondo ad alcune domande che mi sono state poste.
1) chi vuole sapere qualcosa di più delle barche progettate da Ted Hood, ne sono state costruite più di 1500 a suo progetto può visitare questo sito americano che ha una raccolta di dati di tutte le barche prodotte notevole:
http://sailboatdata.com/view_designer.as...gner_id=26
2) I LIttle Harbour, sono stati costruiti a Taiwan in un cantiere controllato dagli americani, all'inizio venivano poi allestiti in U.S. poi progressivamente anche l'allestimento si è fatto a Taiwan.
Oggi a Taiwan questa tradizione di elevato livello qualitativo continua con alcuni cantieri locali ben noti per l'elevato livello.
Per cicciopettola, se vuoi ti completo la scheda parlando più in dettaglio della barca e delle sue due versioni Mk1 e MkII.
Una nota generale da ingegnere:
Il peso non rappresenta in assoluto un fattore positivo in nessuna progettazione di 'macchine' salvo gli 'schiacciasassi'



, è chiaro che la ricerca di costruzioni sempre più leggere mantenendo inalterate le caratteristiche tecniche e la robustezza sfruttando nuovi materiali e nuove tecniche costruttive è senz'altro positiva.
Anche per le barche lo sviluppo della progettazione e delle tecnologie costruttive porta ad una continua riduzione di pesi,
Il cosidetto dislocamento pesante di oggi e più leggero del dislocamento pesante di quaranta anni fà.
Una barca si giudica nel suo complesso e per la funzione a cui è destinata, nei casi dei progetti di Hood il peso elevato è funzionale alla ricerca di una barca sicura e con buone prestazioni a vela con pescaggio ridotto, non è una barca disegnata in maniera convenzionale a cui viene applicata una soluzione con deriva mobile, ma un progetto che sia come sezioni che come distribuzione dei volumi, coefficiente prismatico più alto,( non avevo mai osato usare questo termine troppo tecnico) ha una sua unicità finalizzata ad un risultato che fra l'altro è stato ottenuto e dimostrato dal numero di barche prodotte e dai loro risultati.
Se poi un giorno vogliamo approfondire il discorso io non sono tanto critico con il dislocamento leggero contrapposto a quello medio/pesante, ma da un certo trasportare acriticamente certi concetti sviluppati correttamente con una ricerca importante su barche costruite in maniera altamente tecnologica e quindi di costo elevato sulla produzione di serie in cui invece l'obbiettivo primo è ridurre i costi e quindi si entra in conflitto con un corretto dimensionamento e suoi costi.
Molte volte in passato fior fior di progettisti hanno scelto strade diverse e separate, pensiamo per quanti anni in america si progettavano barche larghe e piatte e in U.K barche strette e profonde, i famosi plank on edge (tavola messa sul bordo).
Poi quando Sparkman e Stephens hanno disegnato il loro Dorade con cui sono andati a sfidare gli inglese nelle loro acque hanno disegnato una barca che era una sorta di compromesso fra le due idee di progetto, anzi forse più inglese che americana...
Insomma direbbe Bullo la barca è un opppinione...

