Citazione:minelfa1 ha scritto:
mmmm, sono d'accordo....a metà.
2) continuo invece a non essere d'accordo sul concetto di 'sforzo' dell'alternatore. Senza entrare in dettagli matematici, è logico che se un pacco batterie riceve per esempio 50Ah in un'ora e invece tu riesci ad infilare gli stessi 50Ah in mezz'ora, l'alternatore avrà dovuto lavorare (scaldarsi) di più nel secondo caso....ergo l'uso dell'alternator to battery attivo 'sforza' e quindi scalda maggiormente qualsiasi alternatore gli sia connesso, perchè gli tira fuori la max corrente possibile, giusto? se hai un alternatore da 50A, tirerà fuori 50A o giù di lì (anche a bassi regimi di rotazione), se monti quello di potenza da 110A, ti tirerà fuori 110A, da qui il mio suggerimento sul controllo del dimensionamento dei cavi, se i tuoi sono progettati per 50A e gli fai passare 100A, si scalderanno sicuramente, mi farei 2 conti....devo scappare
L'alternatore senza accrocchi dopo un pò ti regala veramente pochi Ampere, può arrivare anche a soli 3/4Ah, quindi comprendi quanto in più lavora con un ripartitore.
Come dicono molti comunque le batterie hanno bisogno di tempo per caricarsi (carica lenta, come AGM), ma evidente che tra 3/4A ed n volte di più i tempi sono molto diversi (non scordiamoci anche il ciclo a 4 fasi, che l'alternatore di suo non gestisce proprio).
Sul mio impianto ho cavo da 35mm che collega alternatore a ripartitore, ed altrettanto da alternatore e pacco servizi e pacco motore (e su ogni linea fusibile da 150A e 200A).
Pertanto i cavi sono adeguatamente dimensionati, è solo l'alternatore che deve correre.
In condizioni normali devi inoltre alzare il numero di giri motore (alternatore che gira di più), con alternatore di potenza già a basso regime (anche al minimo) eroga tanto.