Grazie per gli interventi.
Ormai ho optato per la soluzione senza foam-luff, per cui il post mi servirebbe solo per capire bene come stanno le cose. Eventualmente lo farò aggiungere in un secondo momento.
Mi sembra però di aver capito che il foam-luff soddisfi perlopiù esigenze estetiche (in fondo anche l'occhio vuole la sua parte

), mentre il valore aggiunto in termini prestazionali sembra abbastanza vago e difficile da quantificare. Almeno io non l'ho ancora afferratto con certezza

Madinina, avevo letto la discussione sulla calza, che ho già (nuova e mai usata

).
Il mio vecchio genova aveva la banda anti UV, ma in quello nuovo ho preferito non metterla (userò quindi la calza), perché ho leggermente ridotto la sovrapposizione (da 145% a 135%) al fine di agevolare la virata in solitario quando il vento rinforza. Così, per compensare la minore superficie, ho cercato di eliminare ogni peso superfluo della vela, affinché offra prestazioni accettabili anche con venti leggeri sopra la soglia di utilizzo del drifter. Poi ho risparmiato anche qualcosa, il che non guasta mai...
Per completare l'intervento, aggiungo di aver commissionato il genova più normale del mondo, cioè in normalissimo dacron e con tradizionale taglio cross-cut, né troppo grasso, né troppo magro.
Anzi, leggermente più magro del precedente, perché non è sempre detto che la vela panciuta ti faccia andare più veloce di una vela appiattita (anche in situazioni con venti medio-leggeri dove la potenza di forma è più importante).
Altro motivo per ritenere superfluo il foam-luff (disse il mio saggio velaio...).
Ma questo aspetto meriterebbe un approfondimento a parte, perché potrebbe far crollare un altro caposaldo di teoria della vela....