Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:vento forza10 ha scritto:
Mi sembra però di aver capito che il foam-luff soddisfi perlopiù esigenze estetiche (in fondo anche l'occhio vuole la sua parte
),
Per completare l'intervento, aggiungo di aver commissionato il genova più normale del mondo, cioè in normalissimo dacron e con tradizionale taglio cross-cut, né troppo grasso, né troppo magro.
A parte l'estetica,, se il velaio ha fatto un buon lavoro, direi che la funzione principale è proprio ridurre l'eccesso di grasso che viene a formarsi sulla vela parzialmente avvolta; credimi, io ce l'ho e funziona.
Sul quale sia il taglio migliore di una vela (più o meno grassa o magra), direi che, nonostante siano stati fatti passi da gigante a computer con programmi di simulazione, penso rimanga ancora una certa differenza tra progetto e realtà a bordo, o meglio tra forma progettuale e forma sotto carico. Entrano in ballo troppe variabili: intensità del vento, tensione drizze e scotte, posizione passascotte, flessione dello strallo; e sulla randa: curvatura albero, posizione carrello, vang, cunningham, senza contare il rapporto interattivo tra le due vele. Quindi le regolazioni sono determinanti, poiché anche una vela considerata perfetta può essere regolata in modo completamente diverso dal previsto, e questo è maggiormente sentito su vele in Dacron (più estensibili), dove è richiesta un maggior tecnica che su vele high-tech.
ciao
siamo in disaccordo su qusi tutto cio che hai citato!
non so nemmeno da cosa incominciare.. penso dal fondo!
le vele piu sono estensibili e piu sono facili da regolare!
certo se uno a dubbi su come regolare i carrelli e la scotta immagino che parlare di drizza diventi un affare di stato.. il cunningam poi e' una regolazione ormai riservata ai professionisti, e' la prima che i velisti sbarcano... e' gia grasso che cola se qualcuno da un occhio al meolo e se sa dove si regola.
il grasso delle vele sta nei primi 40% di tela come dai un giro sposti in avanti il grasso, al terzo giro la vela divento pianta, e porta come lo farebbe una tenda, da questo punto entrano in gioco molti fattori a cominciare dalla catenaria che la ingrassa per finire con il salsicciotto intorno allo strallo che massacra la fluidodinamica e la forma, visto che toglie piu tela dove servirebbe e meno dove e' inutile e dannosa!
l' o usati poco gli spessori, sono realizzati con espansi che cambiano volume a secondo della pressione, direi che so una sola ma a volte basta crederci.
Il grasso delle vele dipende dall' uso della vela.
con poco vento si usano vele grasse, mano a mano che il vento aumenta si mettono vele piu magre e col grasso piu spostato in avanti.
sul grasso si puo intervenire sia regolando le scotte che la catenaria dello strallo. con le scotte si aumenta il grasso, con la catenaria si sposta!