Per abbattere l'albero io facevo sempre così:
Operatori = Preferibilmente tre persone (di cui uno mia moglie e quindi senza troppa 'forza')
Posizione barca = Ormeggiata con la prua alla banchina (per non ammazzare nessuno)
Operazioni preliminari
1) smontaggio boma (senza neanche levare la randa);
2) fissaggio drizza fiocco (allungandola se serve) al musone di prua e messa in trazione con winch della randa;
3) fissaggio internamente allo specchio di poppa con delle cimette di una tavola di legno (noi in edilizia le chiamiamo palanche) alta almeno 2,5 ml. (la mia l'avevo leggermente modellata a un'estremità per accogliere l'albero);
4) ovviamente liberare e mettere in chiaro lo strallo di prua; le sartie sulla barca le avevo un po' acquartierate (a poppa dell'albero) per cui non le allentavo neanche;
5) a questo punto ci posizionavamo uno dietro l'albero, un altro in pozzetto subito dietro e l'altro (mia moglie) al winch;
Operazione vera e propria
1) mia moglie a questo punto cominciava a lascare la drizza e noi accompagnavamo l'albero che scendeva giù incernierato al suo attacco sulla tuga (in questa operazione massima concentrazione per non far oscillare la barca); quello vicino all'albero accompagnava la prima fase, l'altro la successiva quando il primo non era più in grado per via della leva troppo corta e poi l'albero veniva appoggiato sulla tavola di legno;
2) a quel punto sganciavamo l'albero dalla sua base (era fissato con un semplice perno) e lo facevamo traslare verso prua controllando che il sartiame rimanesse in chiaro e lo adagiavamo sul pulpito di prua e su quello di poppa con un parabordo (per il trasporto a volte usavo una tavola di legno più bassa); l’albero a poppa sporgeva di circa un metro; per interventi in testa d’albero era comodo a questo punto girare la barca di 180° e operare direttamente dalla barnchina.
Tempo impiegato massimo 15-20 minuti dovuti soprattutto alla prudenza.
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