ZK
Vecio AdV
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Foam-luff – Ma serve davvero?
Citazione:albert ha scritto:
Non quoto perchè è lungo, ma se andate a vedere il post più su trovate la domanda di ZK con i colori.
Solido di rotazione a sezione parabolica.
Solido di rotazione è un solido generato dalla rotazione intorno ad un asse di una figura piana (es. rettangolo > cilindro).
In questo caso se si fa ruotare una figura costituita da due rami di parabola aventi origine all'altezza della sezione con la massima quantità di tessuto da avvolgere, che vanno ad intersecare l'asse di rotazione sulla mura e sulla penna della vela, otteniamo una specie di sigaro, con i diametri digradanti verso l'alto ed il basso.
.. alle circonferenze del malloppo alle diverse altezze corrispondano le stesse frazioni di catena...
Dato che il tessuto da avvolgere è maggiore dove è maggiore la differenza di lunghezza tra il profilo (la catena sulla superficie della vela) e la corda (la distanza in linea retta tra bordo d'attacco e bordo d'uscita), e che c'è un rapporto diretto tra tessuto da avvolgere e circonferenza e dunque diametro del 'sigaro', maggiorando nello stesso rapporto (frazione) di profilo/corda il diametro del sigaro rispetto al diametro su cui si stanno avvolgendo base e balumina, con una buona approssimazione si riesce ad avvolgere contemporaneamente e senza pieghe tutto il genoa.
D'altronde, su questo stesso principio si è basato il progetto 3dR in cui le vele vengono prodotte passando sezione per sezione in una 'botte' a geometria deformabile.
il grasso della vela non varia durante l'avvolgimento
E' un'affermazione fatta con una certa approssimazione, ovviamente, ma il motivo è già spiegato qui sopra.
[color=navy]e con le catene verticali quasi rettilinee[color='navy]
Credo che questa sia più una perplessità che una richiesta di chiarimento.
In effetti non è così che si progetta una vela al massimo delle performances, ma mi sembra di aver detto che si tratta di un compromesso utilizzato sulle vele da crociera per consentirne un uso sull'avvolgifiocco.
Se la vela viene progettata con la base 'diritta', il profilo di base (o catena) sarà sensibilmente più corto di quelli del corpo vela e dunque la base si avvolgerà più in fretta ed avanzerà del tessuto lungo la ghinda, a formare il classico sacco.
Questo fenomeno si riscontra in particolare e sulle vele progettate senza tener conto che dovranno essere avvolte, e sulle vele che erano a garrocci e sono state modificate per essere avvolte.
Poi, se vogliamo dirla tutta, concordo con ZK che la vela sui garrocci o sul tuff-luff rende nelle condizioni per cui è stata progettata X percento più di un avvolgibile e XX percento più di un genoa parzialmente avvolto, ma il 99 % delle barche da crociera ha l'avvolgifiocco e almeno l'80 % ha il genoa issato ed avvolto anche durante l'inverno in piazzale......dunque è ormai un fatto consolidato: si deve lavorare per migliorarne, entro certi limiti, l'utilizzo.....togliere l'avvolgitore e mandare a ca...re chi lo adopera sarebbe troppo facile (e controproducente).
Così, visto che siamo in argomento foam-luff: io, quando c'è il posto nel carter e se faccio la vela in laminato, il foam luff lo metto anche sulle rande avvolgibili, così non sono costretto a disegnarle 'a pirolo' (come da definizione di ZK).
I miei malati hanno capito (alzate la mano).
(giù la mano)
Albert The Doctor
questo e' l' albert che mi piaceva.. lo posso dire ora... so tornato di qua per questo e che ti piaccia o no... se non tornavi me ne andavo via di corsa... ho un sacco di appunti da farti... robacciama lo faccio tra un po... m'hanno nominato di botte e mi tocca andare a fa spesa... tiemmi il posto in caldo.
amare le donne, dolce il caffe.
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09-03-2011 19:03 |
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