Francopoggia
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sabbiatura carena
Bel lavoro davvero, anche io sabato e domenica ho sabbiato la carena della mia di 7 metri e devo dire che l'antivegeto sparisce come ghiaccio al sole.
Io l'ho sabbiata nella la mia ditta dove utilizzo graniglia metallica per la sabbiatura e devo dire che se da una parte è molto veloce nell'asportazione , ha il difetto che non perdona errori ; però con la dovuta attenzione il gel coat si è appena opacizzato e probabilmente lo era già di suo sotto l'antivegeto.
L'unica accortezza che ho avuto è stata di tenere la pressione bassa a 4,5 /5 bar mentre quando sabbiamo il metallo utilizziamo 6,5/7 bar e di stare lontano almeno 1 metro e mezzo dalla superfice, così facendo avevo meno pressione sulla carena ma ottenevo una rosa di 50 cm di diametro( circa un quarto di metro quadrato).
Ho iniziato sabato pomeriggio con la chiglia in ghisa che presentava dei problemini di corrosione affiorante e temevo per l'accoppiamento ghisa-vetroresina e invece con le dovute cautele la vetroresina resisteva benissimo scalfendo appena il gel coat proprio nelle immediate vicinanze del metallo.Tempo occorrente circa 1 ora per portare al metallo bianco la ghisa.
Quindi ho carteggiato accuratamente la pala del timone che è in legno compensato marino ed aveva fortunatamente la antivegeto quasi del tutto aspostata dalla idropulitrice che avevo usato in precedenza quando avevo alato la barca .
Poi ho applicato 3 mani di primer-fondo epossidico a fare 150 micron di spessore secco su chiglia e timone e ho finito alle ore 19 circa; in totale 4 ore scarse per sabbiatura, carteggiatura e spruzzo del primer.
Il mattino dopo , cioè domenica , avendo fugato i dubbi circa il danneggiare la vetroresina con il mio tipo di sabbiatura decido di sabbiare anche tutta l'opera viva escluso chiglie e timone i quali avevano già il primer ormai secco; ho solo mascherato con nylon i 2 particolari per evitare che la graniglia metallica li rovinasse.
In un paio d'ore ho sabbiato tutta la carena togiendo l'antivegeto in maniera quasi perfetta , lasciando solo piccole tracce della medesima , ma avevo timore che se insistevo troppo rovinavo la vtr.
L'impegno maggiore è stato di smettere ogni 10 minuti , togliere casco e verificare bene con luce portatile di non intaccare la vtr in quanto nella cabina di sabbiatura la luce viene dall'alto e sotto la carena si vedeva poco.
Ho utilizzato il carro ponte per tenere sollevat la barca senza avere l'invaso tra i piedi, ancorando i cavi di sollevamento nel punto dove diceva il manuale della Dehler cioè l'attacco scotta randa in pozzetto e le lande delle sartie anteriori; così facendo avevo sotto tutto libero.
Alle ore 12 avevo finito e soffiato tutto; in totale circa 2 ore di sabbiatura e 1 ora di mascheratura e soffiatura finale.
L'unica cosa importante e delicata è che la graniglia metallica se non ben accuratamente soffiata e asportata , ha il vizio di nascondersi in ogni angolo e anfratto e poi si ossida e cola ruggine in ogni luogo .
Perciò accurata mascheratura della tuga e aspirazione maniacale del pozzetto.
se riesco inserisco anche delle foto.
Ciao e B.v.
Franco
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24-03-2011 17:06 |
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