Citazione:ASK ha scritto:
Con riferimento allo schema base di un alternatore+regolatore pubblicato da colibri, per compensare la caduta di tensione di un eventuale ripartitore di ricarica a diodi fra alternatore B+ e batterie, basta inserire nella connessione di 'sensing' (feedback) fra il morsetto D+ dell'alternatore e il regolatore di carica (voltage regulator) un ulteriore diodo da 5A.
In altra discussione ('impianto elettrico standard economico') ho pubblicato lo schema di un impianto elettrico 12Vcc completo da barca di 30anni fa, che riporta sia il ripartitore a diodi che il diodo di compensazione nel collegamento di 'sensing'. Anche se di concezione vecchia, l'impianto elettrico in questione funziona perfettamente, e le batterie raggiungono la corretta tensione massima di carica di 14,4Vcc.
L'unico problema: gli alternatori automobilistici moderni sono tutti dotati di regolatore integrato, per cui occorre montare un portaspazzole e regolatore esterno adatti per l'alternatore Vostro, oppure interrompere sull'alternatore il collegamento in questione ed interporre il diodo di compensazione.
Concordo pienamente e, quindi (mi ero sicuramente espresso male)confermo che non vedo perchè unire D+ e B+
Infatti dopo l'avvio dell'alternatore il regolatore 'sente' la tensione prodotta direttamente dal D+. In alcuni alternatori il collegamento D+_Regolatore è facilmente accessibile, in altri avviene all'interno della carcassa. In un 'normale' regolatore interno non c'è un sofisticato ciclo di carica: si va a 14V circa e basta.
Quindi: se abbiamo un diodo ripartitore di 'vecchio stampo' che riceve la corrente da B+ per le batterie, il B+ NON vede le batterie (c'è il diodo) e queste riceveranno circa 13,4 volt (i vecchi diodi perdono 0,6V quando la carica è bassa, anche di più se siamo in piena carica). Questa tensione arriva anche alla spia alternatore che dall'altra parte avrà 14V dal D+ e... pazienza (0,6 non è abbastanza per illuminarla).
Proprio perchè il D+ è il riferimento del regolatore (l'uscita dei Diodo trio, NON il cavetto dal quadro!) un vecchio buon trucco per ristabilire i 14V alle batterie (abbiamo detto che il ripartitore si mangiava 0,6V) come ha puntualmente descritto Ask, consiste nel mettere un diodo tra D+ e il regolatore: questo quindi darà al rotore quanta corrente serve finchè a valle del diodo 'aggiuntivo' non vede 14V... ovvero quando lo statore darà 14,6V SIA alle uscite D+ che B+. Da quest'ultimo al ripartitore, che disperdendo 0,6V ci dà alle batterie i 14 voluti.
Per integrare Ask, si usa un diodo tra D+ e regolatore perchè ha una caduta di tensione che non varia di molto al variare dell'assorbimento del regolatore. Si potrebbero usare altri trucchi, e regolare a piacere... ma allora diventa più intelligente staccare il regolatore e montarne uno esterno che pilota direttamente le spazzole (cosa piuttosto facile per chi ha abbastanza manualità per smontare e rimontare un alternatore)!
Torniamo al quesito iniziale: perchè sarebbe necessario mettere un cavetto tra D+ e B+? A me sembra (Non sono un esperto perchè conosco lo Sterling solo dal materiale online e dai commenti sul forum) che se NON vengono uniti, semplicemente avremo 14V all'uscita B+ e poi lo Sterling si preoccuperà di aumentarli quanto serve sulle due uscite.
Questo sarebbe vero anche se il regolatore interno fosse un pò più evoluto e dopo un pò (o quando 'presumesse' il quasi completamento della carica perchè per mantenere i 14V basta poca corrente al rotore) fosse programmato per ridurre ad un valore di float (diciamo 13,5V).
Diverso ovviamente se abbiamo un alternatore/regolatore che richiede il feedback di tensione dalle batterie. Il classico 4 uscite B+ B- D+ W (contagiri) non dovrebbe averne bisogno.