Citazione:RMV2605D ha scritto:
Citazione:felix ha scritto:
Citazione:RMV2605D ha scritto:
[quote]5 anni fa (era una cosiddetta crociera scuola all'Elba) l'istruttrice ci fece esercitare
Evidentemente ancori a motore!
Se lo devi fare a vela, dopo avere calato il fiocco se il vento è forte, và benissimo arrivare al punto di ancoraggio di poppa piena, mollare tutta la frizione per non strisciare in fiancata la catena, poi orzare un pò (sempre per la fiancata) e chiudere la frizione per agguantare, mettere poi tutta barra alla banda per facilitare l'allineamento della barca con l'ancoraggio.
Se ancori contro vento è difficile arretrare in linea con il vento finchè non trattieni e non hai modo di agguantare alla fine.



evidentemente non ancori.
arrivare all'ancoraggio in poppa piena, con altre barche in rada, non è il massimo, soprattutto con vento un po' sostenuto.
dai fondo, distendi la linea navigando e poi, sul più bello, te la porti a spasso orzando al massimo dell'abbrivio (non dirmi che sai anche frenare col vento in poppa).
se qualcosa va storto non sai come uscirne.
tieni presente che la barca diventa difficile da governare in questa situazione. all'ancora a vela è preferibile arrivarci da sottovento, bordeggiare come gli dei comandano e, giunti quasi al punto, si chiude il fiocco, si lasca in bando la randa e si perde abbrivio orzando al vento.
si da fondo e immediatamente si ammaina la randa.
sarà il vento a distendere la nostra linea.
se il fiocco è a garrocci e l'equipaggio è affiatato, per una manovra più dinamica, lo si tiene a riva e, al momento di dar fondo, lo si fa prendere a collo con la maestra in bando, si libera la frizione del verricello e mentre la catena fila si ammaina il fiocco e poi la randa.
con i ketch e gli yawl è più facile perchè la mezzana/ella resta a riva e aiuta a restare al vento.
quando si ancora senza un punto fisso a poppa, per me è inutile credere di far testa smotorando all'indietro. crea false illusioni
Caro Felix,
sono più di 50 anni che ancoro, a giorni ne faccio 70 di età.
Un tempo si andava a vela con barche senza motore e l'ancoraggio si faceva così.
L'agguanto finale fà girare loa barca su sè stessa e la mette al vento allineata alla linea ben stesa.
Concordo con tè che in una baia piena di barche come una scatola di sardine (un tempo, per noi fortunati che l'abbiamo vissuto, snobbavamo le baie con già qualcuno) la manovra richieda abilità e sopratutto buon senso (avevo premesso di allegerire la velatura ammainando il fiocco, ma se il vento è veramente forte si può ammainare la randa ed arrivare con solo fiocco anche parzialmente avvolto, gran invenzione l'avvolgifiocco!).
Ti dirò che ora che sono vecchio ed ho il motore preferisco in genere ammainare tutto fuori ed entrare a motore piano piano ma spesso trovo conveniente, specie se sono solo, mettermi in fil di ruota, mettere in folle e bloccare il timone e andare a prua a mollare e alla fine agguantare, poi me ne torno a poppa e spengo il motore.
B.V.



Anche noi fortunati abbiamo ancorato per qualche anno alle maldive potendosi scegliere il posto in cui ancorare, ma non è questo il problema.
Entri col vento in poppa nella rada di portoferraio ad agosto, o a Jost Van Dike a capodanno, magari con una 20na di nodi, ti accorgi che devi invertire la rotta perché non c'è posto e la rada è finita e sei circondato da barche, sei tanto sicuro di riuscire ad invertire senza andare sulle prue degli altri? Va bene su una barca di 8... 9 metri, forse.
E non vale il discorso.... io ci riesco!! Potrei dire lo stesso visto che ste cose le faccio con una barca di 30 metri.... ma in questi casi vale il discorso 'semplicità e sicurezza', ed in rada sarebbe meglio entrare col vento in prua. Anche perché, come dicevo nel post di prima, generalmente le rade sono aperte sottovento, per entrare da sopravvento bisogna prima infilarcisi.... ma non è macchinoso??
Ovviamente alla fine ognuno fa ciò che vuole!!
Buon vento!!