Mi è capitato di uscire lento da una virata (onda presa di prua con la mia vecchia alpaesse) e di ritrovarmi quasi fermo con le vele cazzate ('impiccato'

).
La barca ha preso a scarrocciare di lato senza avanzare.
ho sempre dato per scontato che, avendo una velocità rispetto all'acqua troppo bassa, la deriva non era in grado di generare sufficiente portanza ad angoli di attacco sufficientemente bassi per far fronte al carico richiesto (imposto dalle vele, che invece erano a segno o leggermente troppo cazzate)
Di conseguenza l'angolo di attacco della deriva era aumentato al punto da produrre uno stallo (ovvero regione di funzionamento dell'appendice in cui il rapporto tra la portanza e la resistenza è molto basso).
Da ciò lo scarroccio esagerato.
Riducendo il carico (lascando le vele) la deriva ha progressivamente ridotto l'angolo d'attacco, è uscita dallo stallo e, grazie alla riduzione di resistenza, la barca ha ricominciato ad accelerare.
A quel punto è tornato tutto normale: ho potuto ricazzare le vele, perchè la barca aveva sufficiente velocità per permettere alla deriva di generare la portanza richiesta ad un angolo d'attacco decentemente basso.
A parte i vari classici della teoria della vela, Avevo un articoletto tecnico divulgativo ('5o5 fins - a definitive work', Bransford Eck, che trovate qui:
http://www.int505.org/old_site/eck1.pdf) che confortava il ragionamento di cui sopra.
spero di aver contribuito, non prendetemi per pippaiolo...

)
ciao