Aggiornamento sartie: prese!
Aspetto di finire l'albero (rivettare piede e testa, verifica funzionamento nuova luce di fonda, Windex rimesso su, tubo radar-riflettente fissato sul paterazzo) e poi le armo e con la gru lo rimetto su.
Pensavo: quanto ho riflettuto se valesse la pena di cambiare tutto il sartiame (del 1976, un po' ingiallito ma con arridatoi lucidi e nessun trefono spezzato), immaginando chissà che spesa. Scegliendo un'officina affidabile, nota, collaudata ed esperta di rigging, me la sono cavata con 610€ + IVA. Quando ho speso 360 € per 4 litri di CopperCoat, 306 € per 4 prese a mare-valvole di marelon, 250 euro al mese di affitto spazio cantiere (4 mesi) ... E se parliamo di tranquillità, penso che essere sicuro che l'albero che stia su, quando la barca si piega sotto un bel rafficone di tramontana di quelli lunghi e che fischiano da noi davanti a Genova, sia almeno sullo stesso piano delle prese a mare nuove e della carena pulita. E cambiamol 'ste sartiacce vecchie di trent'anni, tirchioni che siamo!!!
Domanda: pensavo di utilizzare il cavo bello sano del paterazzoe e dello strallo vecchi, 6 mm, per fare le draglie alte nuove. Adesso ho su della cima misto poliestere-Dyneema con carico di rottura 800 kg, forse un po' deboluccio, ma che terrei per le draglie basse. Potrei tenere uno dei due terminali ad occhio dello strallo, e del paterazzo sull'altra fiancata, infilare nei candelieri la parte di spiroidale privata dell'altro terminale, dopo aver nastrato il cavo e tagliato con il tronchese (così lo provo anche!) e poi fissare il cavo con un terminale norseman ad occhio al balcone di poppa con un paranchino fatto con cimetta, da poter tagliare al bisogno (uomo a mare). Che ne dite? Sarà troppo spessa la draglia del 6? Non posso usare i cavi del 5 delle vecchie sartie perchè le alte le hanno tagliate per recuperare le crocette, e le basse sono corte.
Grazie e BV!