Ti allego due foto del Fairlie III, cutter aurico del 1902 di William Fife con il quele ho fatto per dfue anni di seguito le regate delle barche classiche a Saint Tropez. Le immagini si spiegano da sole. La controranda ha due aste che la posizionano una con la drizza sull'albero e l'altra con la scotta sul picco. Verso il basso è tenuta da una terza cima, la mura. Va mandata su di bolina, possibilmente sempore sulle stesse mura, per noi con mura a destra, e bisogna fare molta attenzione perché deve passare fra volanti e randa e fra ammantiglio del boma e randa. Da qualche cosa in più sopratutto con boline larghe. In certe barche un pò imbastardite, l'asta dell'albero è fissa e con ferrovia per cui bisogna salite in testa d'albero per infiorirla. Non sono barche facili da portare; sul Fairlie non ci sono winch, solo paranchi e scotte e drizze che davvero ..... scottano. Ma sono barche che ti fanno innamorare. Solo per la cronaca il Fairlie III è m 12,8 x 3,5 e arriva a 14,6 con il bonpresso, il boma è 9 m e la randa circa 60 mq.
E' estremamente orziera specie se non si mettono a riva tutte e tre le vele di pruoa: trinchetta, fiocco e uccellina.
Se vai su Les voiles de Saint Tropez trovi le foto di tante belle signore.
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