ZK
Vecio AdV
Messaggi: 11.565
Registrato: Dec 2005
|
punto di scotta
non e' una sterile diatriba, l' hai detto e lo confermo, i nomi in barca devono essere condivisi!
gia non sopporto l' uso di termini recenti come lazy (pigro) al posto di imbroglio!
l' unica volta che ho fatto una regata su una barca dove si parlava inglese (ero a malta per la msr) chiamarono il
Gybe set in tack and hoist 'italiana' e la settimana dopo su una barca di italiani alle prime regate mi tocco il modo inglese.
il barbiere autotrasportatore? (ma via!!!)
se anche 'merrit hauler' non fosse l' inventore almeno lasciamo la definizione che e' corretta, insomma lasciamo i nomi nuovi alle manovre nuove! il cunningham e' un caricabasso?
mi verrebe da dire che il paterazzo come termine e' nato prima di backstay il genova prima di jib che da quello deriva!.. e allora perche aggiungere termini che non specificano meglio le funzioni ma sono scimmiottature di quelli veri, internazionali e che hanno nella storia della vela una vera e giusta ragion d' essere!
Albert.. non mi interessa una sterile discussione, mi piacerebbe che sulla terminologia della vela ci fosse un modo univoco che non porti confusioni e che quando e' possibile, ripristini le parole giuste.
quando un paese acquista un grande prestigio in un determinato campo altre alla tecnologia esporta anche parole e linguaggio!
corner, offside,trainer,goal, e allegro con brio, andante mosso, crescendo!
abbiamo nel nostro linguaggio delle parole che ben rappresentano sia le manovre che molti degli oggetti, l' uso di termini inutili e di difficile inserimento nella cultura assimilata rischia di passare per sterile esibizionismo!
mi ricordo una parola tedesca che mi colpi molto..wenn geschichte, non c'era nei vocabolari,(era 1977)ma lo usai, e' un termine sofisticato che appartiene alla storiografia, e' da spocchiosi usarlo ma sono in parte giustificato dal fatto che mi sento indigniato.. come allora!
amare le donne, dolce il caffe.
|
|
11-09-2011 20:52 |
|