scafo in alluminio
L'alluminio è un materiale valido come tanti altri, destinato a chi vuole una barca a bassa manutenzione, robusta e parzialmente facile da costruire. Nel passato han fatto barche da regata con spessori minimi ed in Italia non gode di una bellissima reputazione per via dei vari progette scattolin, realizzati da Griggio che hanno avuto diversi problemi di corrosione, in quanto non veniva usata la lega corretta e l'impianto elettrico era mal realizzato.
Le leghe utilizzate sono 5083 o più comunemente 5086 con gradi incrudimenti H111 o H321 (più rigido). Lo spessore dello scafo dipende dal numeo di ordinate e rinforzi longitudinali. Gli olandesi costruiscono con molte ordinate, i franesi con molti longitudinali e qualche ordinate, il meglio è la soluzione mista.
L'alluminio lo devi avere nel DNA, in genere sono barche da viaggio, a volte costruite con cura anche dal proprio proprietario o coi disegni della Rete come Van De Stadt, Dix o Bruce Roberts. Io ho una barca di alluminio da 10 anni ormai e non tornerei alla vetroresina, se non quella anni 80, max 90 e senza sandwich. La maggior parte delle barche di alu passa per il mio studio per gli impianti, la costrzuione etc etc Gianni è tra i mie clienti e ha investito bene sul progetto.
Su una barca infatti sono importanti:
Il filo con cui viene saldata e la tecnica di carpenteria per evitare numerose distorsioni
Isolamento dell'alluminio con altri metalli (inox, piombo, che può essere fatto con resina, tefgel, duralac, teflon...)
La verniciatura, che difatto è il 'neo' delle barche in quanto questa lega mal gradisce la verniciatura e nel tempo trovi delle sbollature dove l'acqua può infilarsi sotto il primer epoxy o sotto lo smalto.E' un difetto esticop
L'isolamento:è bene che una barca alu sia isolata da 150mm sopra il galleggiamneto, in genere con schiuma poliuretanica, ma nel passato si è utilizzato anche lana di roccia,pitture isolanti navali tipo MScoat, k-flex o altri
L'impianto elettrico: 2 filosofie: tutto isolato o tutto a massa affidandosi agli zinchi. Il tutto isolato è il migliore, ma è fattibile su barche fino a 20m, dopodichè è più difficile da realizzare/controllare, quindi si mette a negativo lo scafo e ci si affida agli zinchi S(ulle navi ci sono sistemi che immettono nello scafo correnti opposte a quelle generate dall'impianto stesso, evitando dispersioni). La US cost guard è per la prima soluzione ed io pure. Se l'impianto è fatto bene, bastano degli zinchi come extra protezione, cioè se nell'impianto parte una fuga, lavorano gli zinchi.
Aereazione:una barca di alluminio andrebbe aereata
Corrosione:esistono due sintomi evidenti:i buchi con le realtive bolle e nel tempo ho trovato più problemi di corrosione interna, da sporcizia o da cattivi contatti in coperta che altro. Chi ha impianti elettrici mal fatti, poca cultura e poca voglia di capirne ha poche speranze e ho visto barche coi buchi qua e la.
L'assottigliamento generale della lamiera è più difficile, ma non impossibile, ci vogliono anni di incuria.
Un buon lavoro è sabbaire/grattare e nudo lo scafo, verificare con uno strumento e riverniciare (in trattativa difficile da fare, però è buffo ma sulle barche grandi oltre 20m si fa.
Ora come fanno i venditori a fregarti: mettono nello stucco polvere di alluminio, così che quando un tecnico appoggia lo strumento viene fregato. per questo si deve grattare con un rachietto qualche punto ed andare a metallo nudo.
Se non c'è stucco meglio, ma se ci sono tanti strati di antivegetativa, va rimossa. Il controllo è aspot e va abbinato al buon senso ed allo stato dell'impianto elettrico.
Considera che ho trovato barche di buona fattura francese con problemi, barche autocostruite splendiede. Se di fatto galleggia da 20 anni è già buon segno. Una toppa non sarebbe un motivo di grave allarme su una età media come questa. però torno a dire l'alluminio lo devi avere nel DNA, come tutti i materaili ha i suoi limiti, però se esci dal Med molte barche sono realizzate in allumino, spesso a spigolo, poi ferro e vetroresina, più degli anni 80-90 che recente.Dipende sempre quello che vuoi, dove vuoi andare, che sicurezza e riparabilità cerchi e che livello di cultura hai o vuoi farti.
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