Se c'è un po' di tempo disponibile ed anche un punto fisso tipo la boa di partenza o la barca giuria usiamo questo metodo; si tirano su le vele adatte e facciamo una bolina stretta rasentando a pelo quel punto fisso. Si fa un po' di strada, si memorizzano un po' di dati, poi si gira per tornare indietro, si issa il gennaker o spi e lo si ammaina prima di ritornare su quel punto fisso, cosicchè il genna o spi è gia pronto nel tambuccio di prua, tutto in chiaro per la regata. Tornati al punto fisso si fa la bolina stretta sulle altre mura e si deduce l'angolo morto ed i gradi di provenienza del vento, oltre al lato più veloce, se la linea è ben posizionata, dove c'è meno onda, ecc. ecc.
Poi, vabbè, questa è una mia fissa che mi porto dietro dalla scuola vela, metto sempre quattro filetti di lana sulle quattro sartie, ma ammetto non sono molto considerate dall'equipaggio; solo con venticelli leggeri.
Poi, dato che in Liguria, due regate su tre si svolgono con la tramontana che arriva da terra e dopo 100 m. di costa cambia direzione anche di decine di gradi, tutto quello che ho scritto sopra non serve ad una fava!!

